Si progetta, si stampa e in poche ore la casa è fatta. La tecnologia applicata agli edifici è già una realtà, all’estero e in Italia.
Per dimostrare le potenzialità della stampa 3D, Fuseproject di San Francisco, New Story e ICON stanno realizzando un intervento di edilizia popolare in una località dell’America Latina che resterà segreta sino a completamento del progetto. Tempi di costruzione? 24 ore.
"Sfidare i nostri stessi pregiudizi, osare sulla base di dati e assumere rischi calcolati su idee innovative ci consentirà di raggiungere più famiglie con le migliori soluzioni possibili, in modo esponenzialmente più veloce". È questo lo spirito di Brett Hagler, CEO di New Story.
Ma non c’è bisogno di andare oltre oceano per ammirare i nuovi progetti di edilizia 3D.
Fra i protagonisti dell’edilizia 3D, spicca infatti l’architetto italiano Massimiliano Locatelli, fondatore dello studio CLS Architetti che - insieme a Arup, Cybe e Italcementi - ha realizzato in due settimane il progetto 3D Housing 05, una casa di 100 metri quadrati in Piazza Beccaria a Milano, interamente realizzata con tecnologia 3D (presentata alla Design Week).
La nuova edilizia ridurrà tempi di costruzione, costi, sprechi e impatto ambientale, con una grande portata innovativa e democratica, risolutiva per affrontare la crisi urbana e immobiliare.
"La casa 3D - spiega Massimiliano Locatelli - è interamente sostenibile. Si può smontare, spostare, grattugiare e reimpastare".
Alla rapidità di costruzione corrispondono performance e sostenibilità: alta capacità di resilienza e resistenza antisismica, involucri termici continui privi di ponti termici, quindi ottimo isolamento termo-acustico, efficienza energetica, largo impiego di materiali riciclati o riciclabili e di fonti di energia rinnovabile. Questo è il futuro dell'edilizia. Ma vediamo come funziona.
Una volta elaborato il progetto tridimensionale al computer, la stampante realizza i muri tramite estrusori di cemento (una miscela speciale) agganciati a bracci meccanici, direttamente on site. Muovendosi lungo il perimetro edificabile, la stampante realizza anche muri divisori, intercapedini e alloggiamento per gli impianti elettrici, idraulici ecc.
Al momento sono disponibili diverse tecnologie che prevedono modalità operative e materiali edili differenti (ad esempio materiali di scarto della filiera del riso, terra cruda, materiali reperiti in loco).
Un progetto simile oggi può avere costi di circa 1.000 euro al metro quadro ma, secondo le stime attuali, in un futuro non troppo lontano si può ambire a costruire a 300 euro al metro quadro.