Nelle settimane di lockdown, il livello di inquinamento atmosferico causato dal biossido di azoto è fortemente diminuito in Europa, soprattutto in Italia e Francia. Lo dimostrano le immagini satellitari riprese dall’Agenzia Spaziale Europea. (Fonte ESA, Coronavirus lockdown leading to drop in pollution across Europe, 27/03/2020).
Una decrescita utile in relazione alla pandemia, poiché l’inquinamento atmosferico può minare la salute cardio-polmonare già minacciata dal virus, mentre non ci sono evidenze scientifiche né consensi sul fatto che gas o particolati possano in qualche modo veicolare o accelerarne la diffusione.
La qualità dell’aria è senz’altro migliorata, come attestano vari istituti, eppure i livelli di anidride carbonica e gas serra sono ai massimi storici.
Dunque “i cambiamenti climatici sono e saranno ancora in atto” - e come teme Vincent-Henri Peuch del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (Servizio Cambiamenti Climatici di Copernico) e Copernicus Department - non saranno realmente modificati da questa crisi”, a meno che non si ripensi completamente al problema, rivedendo i nostri sistemi a livello globale, a cominciare da quelli produttivi (Fonte Euronews, “Coronavirus: quale impatto su inquinamento e ambiente?”, di Jeremy Wilks, 13.04.2020).
Una grande lezione da imparare quella auspicata da Henri Peuch, grande quanto la sfida che ci aspetta. Ciascuno - sia il privato che l’azienda - potrà dare il proprio contributo “migliorando” modelli di consumo, scelte e stili di vita per ridurre la propria impronta ambientale.
Tecnologia e innovazione ci aiutano in questo senso, a livello aziendale ci permettono di gestire l’energia in modo sempre più efficace; a livello produttivo di realizzare tecnologie per il clima a basso impatto, come caldaie a condensazione che recuperano i fumi della combustione e bruciatori Low NOx iper efficienti; a livello personale consentono di disporre di prodotti sempre più ecologici, adottare modi di vivere più “smart” e rispettosi dell’ambiente, a cominciare da piccole e grandi scelte, dal climatizzatore con refrigerante R32 alla mobilità slow, alle pompe di calore.
Questo è il momento per fare piccole e grandi scelte.
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