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03/06/2020

La Baltur nel vivo della “fase 2”

La Baltur nel vivo della “fase 2” 1

La Baltur ha riaperto in totale sicurezza, come illustrato da Riccardo Fava, che oggi interpelliamo nuovamente per riflettere sulla situazione dopo il lockdown.

Dottor Fava cosa può insegnare la crisi che ancora sta attanagliando il paese e il mondo intero?
Questo e quello che verrà è un mondo globalizzato, quindi fortemente interconnesso, che beneficia degli effetti della globalizzazione, che però possono trasformarsi in pericoli. Per questo è un mondo che si deve dimostrare, attraverso i rispettivi Governi, sempre più responsabile, sempre più capace e sensibile ai grandi problemi, e più attento dal punto di vista della regolamentazione dell’igiene e della sicurezza. Con tutto il rispetto per le culture e le tradizioni, non possono esistere i wet market nel 21 secolo.

Se il mondo globalizzato vuole gestire i rischi legati alle epidemie, deve regolamentare anche questi aspetti ed essere più responsabile, perché il rischio è quello di andare incontro a un mondo sempre più problematico.
Spero che questa crisi favorisca maggiore consapevolezza a tutti i livelli, sia nei privati cittadini sia nelle istituzioni e nei Governi, che devono essere più trasparenti, collaborare ed essere più solidali vicendevolmente.

Gli egoismi, gli individualismi purtroppo non si sposano con una crescita globale e più sana del mondo. Bisogna trovare un punto di equilibro.

Cosa impareranno le future generazioni?
Le future generazioni potranno imparare dagli errori commessi da chi li ha preceduti, per ridimensionarli nel futuro, superarli o additrittura eliminarli.
Gli uomini e le donne del futuro dovranno far tesoro di queste esperienze e spero sapranno fare meglio di quanto non siamo stati capaci di fare fino a oggi, per il bene del mondo stesso e dell’umanità.

Abbiamo parlato di lockdown e inquinamento, qual è la sua visione per il futuro a livello globale?
L’imperativo per il futuro è un cambiamento di rotta nelle regole, nei comportamenti e nella vita sociale, finalizzato alla riduzione dell’inquinamento; maggiori attenzioni e normative più restrittive da parte dei Governi, in materia di sanità, sicurezza e inquinamento.

La Baltur continuerà a investire in ricerca e sviluppo per mettere in produzione prodotti sempre più efficienti e all’avanguardia, che consumano sempre meno e hanno sempre minori emissioni. Per questo bisogna investire, e fortunatamente la Baltur lo ha sempre fatto, impegnando decine di milioni di euro nella ricerca e realizzando un mega laboratorio dotato di tutte le attrezzature, per essere capaci di progettare e realizzare, appunto, prodotti sempre più performanti.

Noi saremo pronti e stiamo continuando a lavorare sul fronte della progettazione e della ricerca. Abbiamo sviluppato una gamma completa di Bruciatori FGR (Flue Gas Recirculation) per il ricircolo fumi con teste di nuova generazione a bassissime emissioni.
Stiamo sperimentando nuove caldaie per generare calore ed energia con le prestazioni migliori, e una nuova gamma di pompe di calore, assolutamente originale e made in Italy, che presenteremo nel 2021.

 

 

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