Oggigiorno, l’attenzione al risparmio energetico e alla questione ambientale è altissima, per questo si fanno largo sempre di più i sistemi di riscaldamento ibridi, una rivoluzione nel mondo del comfort casalingo.
Gli ibridi sono infatti in grado di coniugare i vantaggi dei tradizionali generatori di calore a condensazione con quelli dei sistemi alimentati da fonti di energie rinnovabili, quindi ecologiche e non inquinanti.
Ma che cos’è esattamente un sistema di riscaldamento ibrido? Quali sono le caratteristiche e i vantaggi che l’installazione di questo tipo di impianto possono portare alla nostra abitazione? Scopriamolo insieme!
Quando si parla di sistemi ibridi ci si riferisce a impianti di riscaldamento combinati, composti da due tecnologie: caldaia a condensazione e pompa di calore, tecnologie che lavorano in sinergia per sfruttare al meglio i rispettivi vantaggi.
Si parla di ibrido poiché il sistema sfrutta due fonti di energia differenti: una derivata da combustibili come gas o metano e una da fonte rinnovabile mediante la tecnologia della pompa di calore.
La caldaia ibrida, quindi, ha come caratteristica principale quella di offrire il giusto mix energetico, sfruttando la fonte più performante e conveniente in quel momento riducendo, insieme ai costi, anche l’impatto ambientale delle nostre case.
La caldaia ibrida rappresenta quindi una scelta green che al comfort “sposa” un uso sapiente dell’energia, contenendo le bollette.
La caldaia ibrida è quindi composta da due impianti: caldaia a condensazione e pompa di calore, per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
L’impianto ibrido è definito “intelligente” perché seleziona autonomamente se attivare solamente la pompa di calore, la caldaia a condensazione o farle lavorare sinergicamente, a seconda delle condizioni climatiche e dei fabbisogni energetici. Questo tipo di soluzione ottimizza quindi l'uso delle energie, e si traduce in un vantaggio per l’ambiente e il portafoglio.
L’efficienza della caldaia ibrida è legata al rendimento dei generatori che lo compongono (il COP o coefficient of performance della pompa di calore e il rendimento della caldaia a condensazione).
Il rendimento di caldaia è legato alle condizioni controllabili di funzionamento, quindi è pressoché costante, mentre quello della pompa di calore dipende anche dalla temperatura climatica esterna e dalla temperatura di produzione dell’acqua.
Sulla base di parametri fissati, si può calcolare il valore minimo di COP che la pompa di calore deve garantire per conseguire una reale convenienza economica, detto coefficiente R.
L’efficienza della caldaia ibrida dipende quindi dalla capacità di gestire le fonti energetiche e loro condizioni di funzionamento per mantenere il COP della pompa di calore al di sopra del valore limite R, a prescindere dalle condizioni operative.
Per capire quali sono le differenze tra una caldaia ibrida e una caldaia a condensazione, dobbiamo innanzitutto capire come funziona una caldaia a condensazione.
Rispetto alle vecchie caldaie tradizionali, la caldaia a condensazione è più ecologica ed efficiente in quanto è in grado di recuperare calore dei gas di scarico portandoli a condensare: in questo modo la condensa prodotta viene utilizzata per scaldare ulteriormente lo scambiatore.
Rispetto a una caldaia a condensazione tradizionale, la caldaia ibrida permette una importante riduzione dei consumi, proprio perché è in grado di attivare alternativamente o la caldaia a condensazione, o la pompa di calore, in base alle condizioni climatiche esterne e alle esigenze dell’abitazione, assicurando un maggior comfort abitativo e una riduzione di consumi ed emissioni nell’ambiente.
L’impianto ibrido permette infatti di lasciare in stand by la caldaia a condensazione, se le temperature esterne lo consentono, a favore di un riscaldamento totalmente green, che sfrutta la tecnologia della pompa di calore.
Anche in questo caso, per capire al meglio la differenza tra i due sistemi bisogna prima di tutto comprendere come funziona una pompa di calore.
Il sistema preleva calore dall’aria esterna per portarlo all’interno della dimora, attivando il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
Per svolgere questa operazione, la pompa di calore sfrutta l’energia elettrica, che può essere autoprodotta tramite l’installazione di impianti fotovoltaici, riducendo ulteriormente le emissioni inquinanti e le bollette.
La pompa di calore dà il suo meglio quando lavora a basse temperature.
È il caso, ad esempio, di una casa situata in un luogo in cui gli inverni non sono troppo rigidi, o di una nuova costruzione con impianti di ultima generazione, cappotto e sistema di riscaldamento a pavimento o radiatori in alluminio adeguatamente dimensionati.
Per riscaldare una casa con impianto a pavimento, ad esempio, la temperatura dell’acqua che circola nei tubi non deve essere altissima. Diversa questione è invece quella di una casa con i radiatori tradizionali in ghisa, nei quali l’acqua deve raggiungere temperature molto elevate per scaldare e la sola pompa di calore potrebbe non sopperire al meglio alle esigenze di riscaldamento.
La scelta più sostenibile, a livello ambientale, e vantaggiosa, a livello economico, è quindi installare una caldaia ibrida, in modo da alternare l’uso delle energie in modo più razionale e intelligente, assicurando il massimo comfort e il minor costo in bolletta.
Non esiste una risposta univoca: ogni edificio e zona geografica hanno caratteristiche proprie, che devono essere prese in considerazione quando si compie questa scelta.
In linea generale, possiamo consigliare le seguenti soluzioni:
Optare per l’installazione di una caldaia ibrida è sicuramente un primo passo verso il risparmio in bolletta, stimato fino a circa il 50%.
Esistono poi alcune tecniche utili per abbattere i consumi della caldaia ibrida:
Le caldaie ibride possono essere composte da unità interna (la caldaia a condensazione) e unità esterna (la pompa di calore), essere a monoblocco o dotate di due generatori separati per andare incontro alle esigenze impiantistiche della casa.
In appartamento, il caldaia ibrida può essere un’ottima soluzione: permette di avere sempre la temperatura ottimale, senza interventi strutturali, sia che si abbia la possibilità di sostituire i termosifoni, sia che siano presenti i radiatori tradizionali.
Le caldaie di ultima generazione Perfecta Hybrid PLUS permettono di evitare interventi di modifica dell’impianto e costi d’installazione eccessivi. Sono compatte, efficienti e offrono un comfort elevato in qualsiasi condizione.
La tecnologia di cui è dotata permette un controllo e modulazione della potenza che mantiene alta l’efficienza, riducendo i costi di conduzione.
In caso di una abitazione singola non è coibentata, quindi difficile da scaldare, il sistema ibrido deve raggiungere elevate potenze per riuscire a soddisfare i fabbisogni.
In tal caso, il sistema ibrido più indicato è la versione Perfecta Hybrid R, predisposta per l’alimentazione di un bollitore, studiata per soddisfare utenze e consumi di acqua calda sanitaria elevati, adatta quindi anche per strutture residenziali multi servizi, o dove il comfort sanitario richiesto è molto elevato.
La caldaia ibrida può essere poi abbinata a Sistemi Solari Termici composti da Etasun ed Etagreen, per beneficiare di energia rinnovabile sulla produzione di acqua calda sanitaria, ridurre l’impronta ambientale dell’edificio e ottenere un ulteriore risparmio economico.
Sinonimo di qualità e di innovazione, Baltur ha sviluppato un nuovo impianto iper perfomante, che soddisfa al contempo le esigenze green del mondo di oggi.
Stiamo parlando di Perfecta Hybrid, la caldaia ibrida per riscaldamento ambiente e produzione di acqua calda sanitaria. Il sistema di controllo elettronico di cui è dotata consente di massimizzare e mantenere costante la qualità della combustione, gestendo al meglio l’apporto di gas e il segnale di fiamma con una taratura automatica della CO2. Questo si traduce in una riduzione dei consumi di gas e delle problematiche di ossidazione, per un risparmio sulla bolletta e un vantaggio per l’ambiente.
I costi di sostituzione di una vecchia caldaia con un ibrido sono più alti rispetto a un normale impianto a condensazione, ma vengono ampiamente ripagati nel tempo dal risparmio in bolletta e da vantaggi immediati e concreti:
Come anticipato, una buona soluzione per ridurre le emissioni e approfittare di un notevole risparmio in bolletta è abbinare l’impianto ibrido a un impianto fotovoltaico.
L’energia elettrica gratuita prodotta da questo tipo di impianto, infatti, può essere utilizzata per il funzionamento della pompa di calore che compone il sistema ibrido, garantendo un maggior risparmio sulle utenze di casa.
Impianti ibridi: vantaggi e considerazioni finali
Un impianto ibrido, che sfrutta al meglio le caratteristiche della pompa di calore e della caldaia a condensazione, rappresenta la soluzione numero 1 nel caso in cui non si vogliano sostituire i caloriferi:
L’articolo 26 del Decreto Legislativo 199 - che recepisce la Direttiva 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (in vigore dal 13 giugno 2022) - aggiorna gli obblighi di utilizzo dell’energia rinnovabile per il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.
I progetti di nuova costruzione e di ristrutturazione dovranno soddisfare i seguenti requisiti:
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