Edifici efficienti e protocolli di certificazione
La diffusione degli edifici ad alta efficienza – NZEB, LEED – sta cambiando il modo di progettare i sistemi HVAC. Il fabbisogno di riscaldamento si è ridotto fino al 60–70% rispetto agli edifici tradizionali, mentre la richiesta di acqua calda sanitaria (ACS) è rimasta invariata o, in alcuni casi, aumentata.
In questo nuovo scenario l’ACS diventa spesso il carico dominante e la scelta tra produzione combinata o separata assume un ruolo decisivo.
Produzione combinata: vantaggi e attenzioni progettuali
L’utilizzo di un’unica pompa di calore per riscaldamento e ACS può semplificare notevolmente l’impianto:
- architettura più lineare, con meno unità e minori potenziali punti di guasto;
- riduzione dei costi iniziali;
- possibilità di sfruttare accumuli e logiche di gestione ben integrate.
Tuttavia, questa soluzione introduce alcuni aspetti critici che il progettista deve valutare con attenzione:
- interruzione del riscaldamento durante la produzione di ACS, con possibili impatti su impianti a bassa inerzia (es. sistemi radianti o ventilconvettori rapidi);
- necessità di lavorare a temperature di mandata più elevate per i cicli sanitari, con conseguente riduzione del COP e dello SPF;
- cicli antilegionella che possono risultare onerosi per pompe di calore ottimizzate per basse temperature.
Produzione separata: una scelta sempre più frequente
L’impiego di una pompa di calore dedicata all’ACS o di un boiler in pompa di calore consente invece una gestione più flessibile ed efficiente:
- funzionamento indipendente dei carichi di riscaldamento e ACS;
- contabilizzazione energetica più accurata, fondamentale per i protocolli di certificazione;
- migliore sinergia con impianti fotovoltaici e sistemi di Energy Management;
- mantenimento della pompa di calore per il riscaldamento su basse temperature, aumentando rendimento, efficienza stagionale e durata.
Questa architettura risulta spesso vantaggiosa negli edifici moderni, dove la produzione di ACS pesa in modo significativo sui consumi complessivi.
L’approccio Baltur: tecnologia modellata sul progetto
In Baltur adottiamo un principio chiaro: non è l’impianto che si deve adattare al prodotto, ma il prodotto (o il sistema di prodotti) a doversi adattare all’impianto e alle esigenze dell’edificio.
Per questo abbiamo sviluppato un catalogo modulare e una struttura tecnica orientata alla progettazione integrata, in cui:
- ogni configurazione viene analizzata caso per caso;
- la scelta della pompa di calore o del sistema più adatto avviene valutando profili di carico, temperature, curve climatiche, strategie di accumulo e vincoli di regolazione;
- si privilegia un approccio flessibile, che combina tecnologie diverse per soddisfare esigenze specifiche.
Supporto tecnico continuativo
Accanto alla tecnologia, offriamo figure professionali dedicate al supporto in fase di progettazione, Prevendita e Post-vendita.
L’obiettivo è accompagnare progettisti e installatori nella definizione della configurazione più idonea e nella sua corretta implementazione, trasformando la scelta del prodotto in una vera scelta impiantistica, coerente con gli obiettivi di efficienza e con le prestazioni attese dal sistema.
Una filosofia progettuale orientata alla performance
In un mercato in cui l’efficienza non si misura più soltanto sulla macchina ma sull’intero sistema edificio-impianto, riteniamo fondamentale proporre soluzioni che non fissano uno schema unico, ma che si adattano alle reali necessità.
È questa la direzione tecnica che caratterizza l’approccio Baltur: soluzioni flessibili, integrate e pensate per massimizzare le prestazioni globali, oggi e nel tempo.
