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Intervista a Riccardo Fava: la visione di Baltur tra innovazione e futuro
Efficienza energetica negli impianti termici: strategie per il risparmio e la sostenibilità

Autore: bianconi

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Bruciatori policombustibili e impianti termici su misura

Bruciatori policombustibili e impianti termici su misura
22/03/2024

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In evidenza, We are Baltur

In questa fase di transizione energetica, Baltur sta lavorando su più fronti

 

Uno dei progetti sui quali da tempo si sta lavorando è lo sviluppo di nuovi bruciatori policombustibili, funzionanti cioè con combustibili alternativi a basso impatto ambientale, combustibili derivanti da reflui gassosi prodotti durante i processi industriali e/o gassificazione di biomasse vegetali di scarto, come Syngas, Biogas, e miscele gassose di varia composizione.
I Bruciatori policombustibili sono capaci di garantire nel tempo la qualità dei componenti e l’affidabilità di funzionamento, riducendo al minimo le emissioni NOx.

La crisi energetica drammaticamente manifestatasi nell’ultimo anno e mezzo ha incentivato la ricerca dell’utilizzo delle più svariate forme di energia, basate sulla combustione di combustibili alternativi (al gas naturale) liquidi e gassosi.
Baltur in questo periodo ha, appunto, sviluppato bruciatori policombustibili ed ha già realizzato e collaudato impianti termici su misura, puntando anche alla riduzione dei costi di esercizio dei processi industriali.
D’altra parte Baltur è da sempre impegnata nella realizzazione di bruciatori a bassissime emissioni di Nox e a basso consumo di energia elettrica su tutta la sua gamma di bruciatori fino agli 80MW.

In questo preciso e delicato momento storico, Baltur ha saputo far fronte alla crisi energetica attuale, causata dall’incremento del costo del gas, che sta condizionando fortemente il mercato.
Quali competenze e strumenti vi hanno permesso di affrontare questo momento?

L’aggravarsi della crisi energetica dell’ultimo anno, causato dall’attuale conflitto tra Russia ed Ucraina, ha spinto le realtà industriali italiane ad intensificare la ricerca di fonti di energia alternative al gas naturale per ridurre i costi dei processi industriali alla base delle loro attività.

Baltur, ha supportato le industrie fornendo soluzioni “tailor-made”, progettate in co-design con le realtà industriali, mirate all’utilizzo alternato o contemporaneo di combustibili alternativi, soprattutto di origine vegetale. Oltre alla fornitura di bruciatori policombustibili abbiamo garantito ai nostri clienti il rispetto delle emissioni di NOx, garantendone i risultati grazie ai test preliminari svolti nel nostro laboratorio di ricerca e sviluppo.

Grazie al nuovo laboratorio abbiamo potuto infatti eseguire test di combustione preliminari con i combustibili alternativi analizzando le emissioni in atmosfera (NOx, CO, SO2, particolato, ecc.). Parallelamente abbiamo fornito soluzioni efficienti in grado di far risparmiare energia alle aziende, utilizzando tecnologie di ottimizzazione della combustione e riducendo il consumo di energia elettrica primaria. Abbiamo altresì fornito una consulenza impiantistica ai nostri clienti, seguendoli dalla fase di prevendita fino a quella del commissioning&start-up grazie anche alle competenze della Divisione Application Engineering.

Baltur sembra essere sempre più organizzata e flessibile nel rispondere ai continui cambiamenti dei contesti socio-economici italiani ed internazionali,  affrontando le più svariate richieste del mercato.
Come riuscite ad essere sempre pronti a questi mutevoli scenari?
Quali azioni ha intrapreso per fronteggiare le più diversificate richieste dei mercati?

Baltur già da alcuni anni ha creato e sviluppato un team di ingegneri che si occupano esclusivamente di fornire soluzioni altamente customizzate che soddisfano le richieste dei clienti nei più variegati settori industriali.

L’Application Engineering è infatti un dipartimento che ha come obiettivo la realizzazione non solo di bruciatori “speciali”, ma di vere e proprie soluzioni ingegneristiche mirate al soddisfacimento di specifiche richieste.
Siamo oggi in grado di fornire prodotti nei settori:

  • Waste Energy,
  • produzione energia,
  • grandi centrali per impianti di teleriscaldamento,
  • essiccazione industriale,
  • riscaldamento civile ed industriale,
  • trattamento di reflui gassosi nell’industria, ecc.

 

Il binomio su cui ho puntato in Baltur, formato dal nuovo ed avanzato laboratorio di combustione e dall’Application Engineering, ha permesso all’Azienda di entrare in mercati ed applicazioni che fino a qualche anno fa erano impensabili.

Baltur è comunque sempre orientata anche allo sviluppo di soluzioni e prodotti a basso impatto ambientale, sia per il comfort residenziale che sul bruciatore di media e grossa potenza. Qualche anticipazione?

Nell’ambito del comfort residenziale stiamo perfezionando lo sviluppo delle caldaie a condensazione di nuova generazione idonee all’utilizzo di combustibili “green” come le miscele di gas naturale ed idrogeno.

A breve proporremo inoltre al mercato “sistemi ibridi” (pompa di calore + caldaia a condensazione) di nuova generazione che, oltre ad utilizzare alta percentuale di energia rinnovabile, saranno dotati di una elettronica che permette di abbattere i costi di gestione, quindi abbattere i tempi di recupero dell’investimento per l’utenza: in sintesi ecologici, intelligenti ed economici!

Sempre in questo settore abbiamo avviato progetti di ricerca e sviluppo per realizzazioni di caldaie a condensazione di grossa potenza adatte al funzionamento con le miscele di gas naturale ed idrogeno (20%) fino ai 500 kW per singolo modulo.
Stiamo inoltre lavorando all’ampliamento di gamma dei nostri bruciatori a fiamma diffusiva a bassissime emissioni di NOx, fino ai 20 MW.

Qual è la visione sul prossimo futuro dell’AD della Baltur?

Continuare ad investire sulla ricerca e sviluppo del nostro core business (bruciatori) e sull’ampliamento dei prodotti più performanti e user friendly nell’ambito del comfort residenziale.

Anche i servizi pre- e post-vendita saranno oggetto di attenzione e potenziamento, proprio per soddisfare al meglio le esigenze sempre più specifiche del mercato.

Perché scegliere i bruciatori policombustibili di Baltur

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Nuova tecnologia di combustione brevettata Baltur
23/02/2024

Nuova tecnologia di combustione brevettata Baltur

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Nuova tecnologia di combustione brevettata Baltur

Nuova tecnologia di combustione brevettata Baltur
23/02/2024

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In evidenza, We are Baltur

Intervista a Valentina Moccia, Progettista meccanico presso Baltur.

«Sono entrata in Baltur nell’estate del 2017 come Progettista Meccanico, e nell’estate del 2019 mi è stato assegnato il primo progetto come team leader per la ricerca, lo sviluppo e la realizzazione di una nuova serie di bruciatori – i futuri SLX – ponendoci, come obbiettivo strategico, lo sviluppo di una nuova tecnologia di combustione che garantisse bassissime emissioni NOx: <50 mg/Nm3, senza ricorrere all’FGR (ricircolo dei fumi).
Sapevamo che sarebbe stato un progetto lungo e sfidante: le conoscenze finora assodate non bastavano a raggiungere l’obbiettivo».

«Le prime fasi, infatti, sono state puramente sperimentali (e le più divertenti a parer mio).
Con il contributo dei colleghi più esperti abbiamo sviluppato vari componenti della testa di combustione ed effettuato simulazioni CFD (fluidodinamica computazionale) a “freddo” – senza simulare i processi di combustione – per cercare di determinare i regimi di moto del gas e dell’aria.

Gli obiettivi di questa fase erano:

  • incentivare il più possibile il ricircolo interno dei fumi direttamente in camera di combustione
  • incrementare la turbolenza delle correnti di combustibile e comburente
  • dividere la “testa di combustione” in due linee: una “radice di fiamma” stabile e robusta e una per completare il processo di combustione
  • disaccoppiare l’alimentazione del gas per rendere le due linee indipendenti l’una dall’altra

Una volta trovata una geometria soddisfacente, si è proseguito con la realizzazione del primo prototipo e delle prime prove in Laboratorio Bruciatori.
Anche in questo caso la sinergia e il contributo di tutti i tecnici del Laboratorio sono stati una parte fondamentale per lo sviluppo di questa nuova tecnologia.
Abbiamo fatto prove su prove e realizzato centinaia di pezzi nuovi: prima disegnati, poi realizzati nel laboratorio prototipi, infine provati.

Dopo aver identificato una soluzione ottimale ci si è concentrati a sviluppare e definire il design dell’assieme testa nei suoi dettagli, con fusioni dedicate.

Abbiamo effettuato simulazioni CFD a “caldo” con il supporto un’azienda esterna – la Enginsoft – per stimare temperature, distribuzione della fiamma e confermare i dati della sala prove».

«L’attività di ricerca e sviluppo della testa di combustione descritta sopra, nell’anno 2020 ha portato a:

realizzare 3 prototipi di Bruciatori per 3 taglie di caldaie
eseguire due field test sul campo e diversi in Laboratorio su caldaie commerciali

Molto importante è stato, inoltre, a fine 2020 il conseguimento del brevetto di questa nuova tecnologia sviluppata.

Nel 2021 è iniziato quello che viene chiamato flusso di attività operative per la progettazione e lo sviluppo di un nuovo prodotto, identificato da varie fasi che il team leader deve seguire per arrivare all’autorizzazione alla vendita e al lancio della produzione di serie».
TBG SLX: i Bruciatori con la più bassa classe di emissione Europea

«Il nome della serie è TBG SLX e i primi 3 modelli, derivati dai 3 prototipi indicati prima, sono stati omologati nella seconda metà del 2021 con la più bassa classe di emissione Europea: classe 4 secondo normativa EN 676 (NOx <60 mg/kWh).
Sono entrati in produzione a fine 2021.

Le caratteristiche principali e innovative sono state descritte in modo più approfondito nell’articolo Bruciatori Baltur Super Low NOx.
Le indico brevemente:

Nuovo design della testa di combustione con doppio sistema di distribuzione del combustibile e geometria che incentiva il ricircolo dei fumi all’interno della camera di combustione
Gestione e regolazione indipendente dei flussi di gas con due diversi sistemi di alimentazione

Le principali applicazioni sono caldaie industriali e per riscaldamento; risultano molto performanti anche nelle caldaie ad inversione di fiamma, dove altri bruciatori si trovano in difficoltà a livello di emissioni».

Cosa apprezza di più di Baltur e del suo reparto in particolare?

«L’ambiente familiare, la solidarietà e la sinergia tra colleghi all’interno di tutto il reparto R&D, e la collaborazione tra i vari enti.
In R&D si creano i prodotti che fanno e faranno prosperare l’azienda, per questo penso che il ruolo del Progettista e Team leader sia un ruolo importante, da prendere con serietà e responsabilità».

Quali sono le sfide che ama di più del suo lavoro?

«Ricercare nuove tecnologie per rendere i bruciatori sempre più performanti a livello di emissioni, di facile installazione e manutenzione».

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Fotovoltaico Baltur: come funziona e perché conviene
31/03/2025

Fotovoltaico Baltur: come funziona e perché conviene

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Baltur promuove l’Efficienza Energetica e l’abbattimento delle Emissioni Inquinanti

Baltur promuove l’Efficienza Energetica e l’abbattimento delle Emissioni Inquinanti
07/02/2024

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Prodotti, We are Baltur

Lo sviluppo di una cultura a tutela dell’ambiente avviene attraverso l’investimento in formazione e progettazione di strumenti, prodotti e servizi finalizzati a perseguire gli obiettivi di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti fissati dall’Unione Europea

 

Ne parliamo con Andrea Frassinelli, Responsabile Commerciale Italia di Baltur

Qual è il suo ruolo specifico in Baltur?

«Sono in Baltur con il principale ruolo di pianificare, organizzare e monitorare tutte le attività commerciali e i derivanti risultati di vendita per l’Azienda sul mercato interno, che corrispondono oggi a circa il 56% del suo business globale.
Come ogni anno i principali obiettivi da perseguire sono il raggiungimento dei budget di vendita, la salvaguardia e il miglioramento dei margini aziendali.
Le attività propedeutiche a tali scopi sono oggigiorno molteplici e passano sempre più attraverso la formazione continua della squadra, nella quale sono inclusi tutti i reparti aziendali, dall’ufficio Marketing e Comunicazione al Back Office, dal Product Management ai servizi di Pre & After Sales, alla gestione sinergica di tutti i clienti partner autorizzati alla vendita e assistenza del prodotto sul territorio Nazionale.

«La rete di Vendita e Assistenza è il nostro vero punto di forza ed è composta da figure professionali quali Agenzie, Concessionari, Installatori e Centri Assistenza contrattualizzati formalmente con l’Azienda, i quali possono operare a nome di Baltur SpA su tutto il territorio, avvalendosi di servizi e strumenti messi a loro disposizione, da quelli di marketing strategico, a quelli di gestione degli ordini e di customer care.
L’Azienda, inoltre, attraverso la propria “Academy” interna offre continui corsi di formazione tecnico-commerciale qualificati e organizza appuntamenti itineranti in loco, investendo risorse per promuovere nuovi prodotti e linee guida per il futuro».

Quindi la formazione ha uno spazio importante in Baltur?

«I prodotti di oggi, che si parli di bruciatori, pompe di calore o sistemi ibridi, sono sempre più complessi e, per questo, è necessario divulgare un maggior numero di concetti e informazioni alle figure chiave del settore quali Progettisti, Termotecnici ed Impiantisti, che si trovano oggigiorno a progettare, installare e gestire impianti sempre più tecnologici.
Baltur risponde a tale esigenza organizzando diversi eventi mirati, in sede presso le apposite aule di formazione o direttamente in area, in sinergia con la rete commerciale».

Oggi sempre di più, dopo la consulenza, si tende a fornire dei sistemi finiti e integrati, con il vantaggio per l’utente di avere un unico fornitore e unico riferimento di assistenza per il futuro.

Qual è stato il suo personale percorso di crescita in azienda?

«Un percorso che ritengo interessante da raccontare, fatto di lunga gavetta e tante esperienze. Baltur negli anni mi ha sempre dato l’opportunità di esprimermi. Oggi ricopro un ruolo apicale, ma il mio percorso inizia da lontano.
Arrivai in azienda a diciannove anni per pura casualità. Al tempo non avevo minimamente le idee chiare sul futuro, ma gli studi appena terminati mi permisero di intraprendere un primo percorso nell’area Produttiva, per poi passare dopo qualche anno al servizio di Assistenza interno.
Ho poi avuto l’opportunità di essere inserito in un primo dipartimento Commerciale per strutturare il servizio di Prevendita, che all’epoca non era ancora presente in azienda. Da quel momento in poi c’è stata una escalation che mi ha visto passare dal ruolo di Sales Engineering alla funzione di Key Account Manager per una determinata tipologia di clienti, fino ad arrivare ai giorni nostri dove ricopro il ruolo di Responsabile Commerciale Italia».

«Un’esperienza interessante, o almeno, io tale la reputo. L’aver ricoperto così diversi ruoli trasversali in azienda oggi è il mio grande punto di forza.
Ciò mi permette di valutare sempre il tutto da differenti punti di vista, “mettermi dalla parte del cliente” potendo così comprenderne i bisogni e, a volte, intercettarli in anticipo.
Allo stesso tempo questo mi ha mantenuto in forte relazione con l’azienda perché, per mia stessa attitudine, ho spesso sentito la necessità di avere nuovi stimoli.
Questi li ho sempre trovati in Baltur, l’Amministratore Delegato Riccardo Fava mi ha dato diverse opportunità di crescita e di questo gliene sono grato».

Qual è la sua visione dell’azienda?

«Al di là del mio percorso personale e professionale, Baltur è un’azienda che tende ad investire sul capitale umano, puntando alla crescita delle risorse al suo interno.
Un tema molto positivo che io stesso alimento, in un momento storico sempre più frenetico, orientato alla ricerca di risorse e competenze dall’esterno, sicuramente qualificate, ma non con lo stesso vissuto aziendale, oggi vero collante di questa realtà aziendale».

«Parlando di volumi e di mercati, Baltur è un’azienda tutta italiana, in crescita, che si posiziona tra i big del settore confrontandosi con i primari player, nonostante dimensioni e struttura non siano certo quelle di una grossa multinazionale.
Una nota rilevante questa, in un contesto Nazionale come il nostro ove negli ultimi anni molti tra i più blasonati marchi sono stati acquisiti da grandi realtà industriali estere, fondi di investimento e multinazionali».

«Noi restiamo un’azienda di proprietà di Industriali del territorio, che per continuare ad esserlo reinveste ogni anno buona parte degli utili in azienda. Negli anni non sono certo mancate proposte di acquisizione parziali o totali, ma la vocazione imprenditoriale della Famiglia va oltre, cosa non affatto scontata, e questo rassicura e funge da stimolo per Noi tutti».

«La nostra dimensione è un punto di forza, perché spesso quando le aziende si strutturano, i processi si irrigidiscono a tal punto da non essere più un esempio di organizzazione virtuoso, ma un punto critico per la rapidità del servizio e nella risposta al cliente».

«Le aziende delle nostre dimensioni devono avere processi agili e snelli, che si traducono in soluzioni rapide e risposte veloci, avendo come unico obiettivo un servizio più immediato e soddisfacente per i clienti.
Un vero punto di forza, oltre alla qualità e ai plus tecnologici del prodotto Baltur».

Qual è la sfida che apprezza di più del suo lavoro?

«Oltre a quella di per sé ovvia nel perseguire risultati di vendite e profitti, è quella di portare Cultura in azienda.
Mi riferisco ad un approccio sempre più “human centered”, orientato al work life balance e alla formazione continua delle risorse umane, temi ai quali oggi occorre prestare particolare attenzione per attrarre nuovi talenti e trattenere in azienda quelli di valore.
È fisiologico che col passare del tempo in azienda gli stimoli possano diminuire, se non vi sono opportunità e prospettive di crescita o cambiamento.
Questi sono tutti aspetti e temi sui quali Baltur pone molta attenzione, al fine di non disperdere il patrimonio di risorse che la compongono».

«Ci vuole un’attenzione quotidiana nel gestire le persone, occorre comprenderne le necessità e gli stati d’animo, per evitare situazioni di eccessivo stress o di apatia verso il proprio lavoro.
Questa per me è la vera sfida!».

Qual è la visione commerciale per il mercato Italia?

«La Mission e la Vision dell’azienda sono quelle di “gestire consapevolmente l’energia”, il che tradotto significa consumare meno tramite prodotti sempre più efficienti, in grado di scegliere ed ottimizzare il vettore energetico a minor costo».

«I mercati Residenziali e dell’Industria stanno evolvendo molto rapidamente.
Sempre più trovano attuazione i Decreti Normativi e Legislativi emanati dalla Comunità Europea, per raggiungere gli obiettivi ambientali 2030/2050, oggi unico e vero traino per la redazione di piani energetici nazionali da parte deli Stati Membri, nei quali gli edifici devono essere sempre meno energivori e gli impianti sempre più efficienti.
In questo complesso quadro normativo e produttivo, il nostro compito è quello di fornire soluzioni, sistemi e prodotti che permetteranno in futuro di raggiungere gli obiettivi assegnatici come singola Nazione e come Comunità Europea, anticipando se possibile le scadenze fissate».

Quali sono le azioni che avete messo in campo?

«Quest’anno abbiamo presentato una serie di nuovi prodotti, su nostre diverse linee di business.
Dai Bruciatori Super Low NOX a bassissimi livelli di emissioni per i settori industriali più energivori, ove vi è bisogno di garantire grandi quantità di calore o di vapore, ma al tempo stesso di abbattere le formazioni di NOx e CO2 – come inceneritori o processi produttivi intensi – ai nuovi prodotti per il comfort residenziale, come i Sistemi Ibridi più “intelligenti”, in grado di calcolare istantaneamente il vettore energetico più economico, sfruttando tutta l’energia prodotta gratuitamente da fonte rinnovabile (integrando solo il necessario con il gas metano), fino alle nuove caldaie domestiche H2 ready, pronte per essere alimentate con le future miscele di idrogeno, un combustibile green che potrà essere prodotto esclusivamente da fonti rinnovabili».

«La nostra proposta commerciale va in questa direzione, ricordando sempre che oggigiorno non siamo più nell’era del prodotto ma bensì del servizio.
Mentre gli impianti diventano sempre più efficienti e tecnologici, l’Azienda e la sua forza vendita si propongono a fianco del cliente finale come consulenti esperti, e non più come venditori di apparecchi.
Stessa cosa vale per i professionisti del settore, quali Installatori e Progettisti, che giocano sempre più un ruolo chiave nell’evoluzione impiantistica, ai quali offriamo una serie di servizi a supporto.
Per questo stiamo investendo sempre più al nostro interno e strutturando i servizi di consulenza After Sales, Pre Sales e Application rivolti al mondo impiantistico, industriale e residenziale».

Uno sguardo al presente e anticipazioni sui progetti per il futuro.

«L’Italia è un paese trainato ancora oggi da pilastri fondamentali e storici della nostra economia, come quelli di manifattura e turismo.
I principali settori responsabili dell’inquinamento atmosferico oggi sono il riscaldamento residenziale, i grandi processi produttivi ed i trasporti».

«Nel settore residenziale, gli impianti di riscaldamento sono ancora molto frammentati: a partire dagli anni ‘70/80, con la massiva costruzione di edifici condominiali, vi è stata la rapida ascesa del riscaldamento “autonomo”, mentre negli ultimi anni stiamo assistendo all’involuzione della storia, che vede il ritorno alle soluzioni “centralizzate”, oggi sempre più efficienti in termini di rendimento, dispersioni e ripartizione dei consumi, anche grazie a leggi che hanno sicuramente reso più severi controlli e accertamenti su queste tipologie di impianti».

«Nell’ultimo triennio poi, complici soprattutto i bonus statali e alcune formule finanziarie che hanno permesso la rapida crescita di alcune nuove tecnologie, si è registrato un grosso boom di pompe di calore e di sistemi ibridi, e insieme a loro, la diffusione di una cultura ambientale sempre più “green” da parte degli utilizzatori finali».

«Nel settore industriale e dei trasporti, fondi europei destinati alla transizione energetica di aziende e imprese – e ancor più in generale alla causa ambientale – stanno promuovendo l’utilizzo di prodotti altamente performanti dal punto di vista delle emissioni, creando intere nuove filiere per la produzione di biocarburanti di derivazione rinnovabile».

«Ad oggi le aziende devono prestare sempre più attenzione ai costi dell’energia e agli obblighi normativi dettati dagli obiettivi ambientali UE 2030 e 2050.

In questa ottica Baltur è in grado di porsi al fianco del cliente come partner attivo della rispettiva “circular economy”, specie per le grandi aziende energivore, progettando macchine capaci di utilizzare più vettori energetici, come i nuovi bruciatori dual fuel e mixing fuel, in grado di gestire il processo in modo intelligente, che sia esso riscaldare o creare vapore, e di bruciare nuovi bio carburanti o ricorrere all’uso di fonti fossili».

«La grande novità è che quello che una volta era un semplice “scarto” da processo produttivo, oggi invece che diventare un ulteriore costo per lo smaltimento, può divenire – una volta rigenerato – un combustibile “green” a basso costo, utilizzato come vettore primario in alternativa al gas fossile, oppure come combustibile di backup in caso di nuovi blocchi o picchi di costo dell’energia, causati da tensioni geopolitiche come quelle ancora oggi in atto».

«Innescare il cambiamento è difficile».

«Il ruolo delle Istituzioni e del Governo è incentivarlo, perché gli impianti tecnologici che servono a perseguire questi obiettivi sono sempre più costosi rispetto ai vecchi sistemi e quindi – se non supportati da politiche incentivanti come i bonus fiscali – sarà pressoché impossibile puntare ai target europei, su quali peraltro siamo già netto in ritardo».

«Oggi siamo ancora in attesa di capire come i principali Istituti Bancari Nazionali si porranno nel 2024 verso due temi molto importanti per la nostra filiera, ovvero i crediti incagliati nei cassetti fiscali di migliaia di piccole-medie imprese artigiane, e i plafond che verranno a disposizione per finanziare gli interventi di superbonus, passati da aliquota 110% a 70%».

«Come azienda storica del settore siamo inoltre partner associati e attivi in Assotermica-Assoclima, appartenenti alla Federazione di Anima Confindustria, due dei principali enti associativi ove si condividono, tra tutti gli attori del settore, i futuri scenari in materia di ambiente e si elaborano proposte concrete per la formulazione e revisione di leggi, che possano realmente contribuire allo sviluppo di un Piano Nazionale Integrato per Energia e Clima».

In questo scenario caratterizzato da un’incertezza, qual è la politica commerciale di Baltur?

«Noi ci faremo trovare pronti, o meglio, lo siamo già, con una serie di prodotti tecnologici idonei a promuovere l’efficienza energetica, integrati con una serie di servizi dei quali ci sarà necessariamente bisogno per diffondere una nuova cultura impiantistica».

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