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Pompe di calore: pro e contro della produzione separata dell’ACS
Impianti ibridi e fonti rinnovabili: il futuro della climatizzazione è già qui

Autore: silvia.cantori

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Pompe di calore: pro e contro della produzione separata dell’ACS

Pompe di calore: pro e contro della produzione separata dell’ACS
11/12/2025

Categorie:

Prodotti

Edifici efficienti e protocolli di certificazione

La diffusione degli edifici ad alta efficienza – NZEB, LEED – sta cambiando il modo di progettare i sistemi HVAC. Il fabbisogno di riscaldamento si è ridotto fino al 60–70% rispetto agli edifici tradizionali, mentre la richiesta di acqua calda sanitaria (ACS) è rimasta invariata o, in alcuni casi, aumentata.
In questo nuovo scenario l’ACS diventa spesso il carico dominante e la scelta tra produzione combinata o separata assume un ruolo decisivo.

Produzione combinata: vantaggi e attenzioni progettuali

L’utilizzo di un’unica pompa di calore per riscaldamento e ACS può semplificare notevolmente l’impianto:

  • architettura più lineare, con meno unità e minori potenziali punti di guasto;
  • riduzione dei costi iniziali;
  • possibilità di sfruttare accumuli e logiche di gestione ben integrate.

Tuttavia, questa soluzione introduce alcuni aspetti critici che il progettista deve valutare con attenzione:

  • interruzione del riscaldamento durante la produzione di ACS, con possibili impatti su impianti a bassa inerzia (es. sistemi radianti o ventilconvettori rapidi);
  • necessità di lavorare a temperature di mandata più elevate per i cicli sanitari, con conseguente riduzione del COP e dello SPF;
  • cicli antilegionella che possono risultare onerosi per pompe di calore ottimizzate per basse temperature.

Produzione separata: una scelta sempre più frequente

L’impiego di una pompa di calore dedicata all’ACS o di un boiler in pompa di calore consente invece una gestione più flessibile ed efficiente:

  • funzionamento indipendente dei carichi di riscaldamento e ACS;
  • contabilizzazione energetica più accurata, fondamentale per i protocolli di certificazione;
  • migliore sinergia con impianti fotovoltaici e sistemi di Energy Management;
  • mantenimento della pompa di calore per il riscaldamento su basse temperature, aumentando rendimento, efficienza stagionale e durata.

Questa architettura risulta spesso vantaggiosa negli edifici moderni, dove la produzione di ACS pesa in modo significativo sui consumi complessivi.

L’approccio Baltur: tecnologia modellata sul progetto

In Baltur adottiamo un principio chiaro: non è l’impianto che si deve adattare al prodotto, ma il prodotto (o il sistema di prodotti) a doversi adattare all’impianto e alle esigenze dell’edificio.

Per questo abbiamo sviluppato un catalogo modulare e una struttura tecnica orientata alla progettazione integrata, in cui:

  • ogni configurazione viene analizzata caso per caso;
  • la scelta della pompa di calore o del sistema più adatto avviene valutando profili di carico, temperature, curve climatiche, strategie di accumulo e vincoli di regolazione;
  • si privilegia un approccio flessibile, che combina tecnologie diverse per soddisfare esigenze specifiche.

Supporto tecnico continuativo

Accanto alla tecnologia, offriamo figure professionali dedicate al supporto in fase di progettazione, Prevendita e Post-vendita.
L’obiettivo è accompagnare progettisti e installatori nella definizione della configurazione più idonea e nella sua corretta implementazione, trasformando la scelta del prodotto in una vera scelta impiantistica, coerente con gli obiettivi di efficienza e con le prestazioni attese dal sistema.

Una filosofia progettuale orientata alla performance

In un mercato in cui l’efficienza non si misura più soltanto sulla macchina ma sull’intero sistema edificio-impianto, riteniamo fondamentale proporre soluzioni che non fissano uno schema unico, ma che si adattano alle reali necessità.

È questa la direzione tecnica che caratterizza l’approccio Baltur: soluzioni flessibili, integrate e pensate per massimizzare le prestazioni globali, oggi e nel tempo.

Contatta l’esperto Baltur più vicino a te
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Efficienza energetica negli impianti termici: strategie per il risparmio e la sostenibilità
14/07/2025

Efficienza energetica negli impianti termici: strategie per il risparmio e la sostenibilità

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Manutenzione climatizzatori: perché è essenziale per l’efficienza

Manutenzione climatizzatori: perché è essenziale per l’efficienza
24/04/2025

Categorie:

Prodotti

L’efficienza dei climatizzatori è essenziale per affrontare i caldi mesi estivi.

Allo stesso modo la manutenzione dei climatizzatori è fondamentale per mantenere alte le performance e bassi i consumi.

Efficienza energetica e risparmio

Un climatizzatore non sottoposto a una manutenzione regolare riduce la propria efficienza fino al 5% ogni anno.

Mentre interventi semplici, come la pulizia periodica dei filtri e il controllo del livello del gas refrigerante, contribuiscono a mantenere il  funzionamento ottimale dell’impianto, garantendo alte prestazioni e consumi energetici ridotti, risparmiando sulla bolletta elettrica con benefici sia economici che ambientali.

Qualità dell’aria e salute

La qualità dell’aria è strettamente correlata all’efficienza dei climatizzatori.

I filtri sporchi, oltre a compromettere buon funzionamento ed efficienza, possono diffondere polveri, allergeni e batteri nell’ambiente, mentre la manutenzione regolare assicura una migliore qualità dell’aria indoor, scongiurando fastidi a chi soffre di allergie o di problemi respiratori.

​Prevenzione di guasti e prolungamento della vita utile

Effettuare controlli periodici sul climatizzatore consente inoltre di rilevare tempestivamente eventuali anomalie, evitando che si evolvano in malfunzionamenti gravi e dispendiosi.

Grazie a queste verifiche, si allunga la vita utile dell’impianto assicurando un funzionamento affidabile e sicuro nel tempo.

Consigli per una manutenzione efficace del climatizzatore

Per godere di tutti questi vantaggi è consigliabile affidarsi a un tecnico esperto nella manutenzione dei climatizzatori, che potrà occuparsi del controllo annuale del refrigerante, sanificare le unità, eliminare muffe e batteri, verificare che le unità esterne siano libere da ostruzioni e ben fissate.​

In caso di pulizia dei filtri fai da te consigliamo di prestare la massima attenzione, step dopo step:

  • assicurati che il climatizzatore sia spento e scollegato dalla corrente per lavorare in sicurezza
  • solleva delicatamente il coperchio del climatizzatore e rimuovi i filtri con attenzione, evitando di piegarli o danneggiarli
  • lava i filtri sotto acqua corrente tiepida con un sapone neutro, evitando prodotti chimici aggressivi che potrebbero rovinarli
  • lascia asciugare i filtri all’aria in un luogo ombreggiato, evitando di usare fonti di calore diretto
  • riponi i filtri al loro posto e richiudi il pannello

Come scegliere il nuovo climatizzatore

In caso di sostituzione o acquisto di un nuovo climatizzatore, consigliamo di scegliere tecnologie di ultima generazione con classe energetica alta che posseggano questi requisiti fondamentali:

  • Classe energetica A++/A+++,
  • Controllo DC INVERTER
  • Gas refrigerante R32, più ecologico rispetto ai gas tradizionali
  • Sistema di autodiagnostica avanzata

Per il residenziale consigliamo climatizzatori a basso consumo che garantiscano comfort elevato e risparmio energetico, silenziosi e di facile installazione e manutenzione.

​Il climatizzatore Standard Line 3.0 rappresenta una soluzione moderna ed efficiente per la climatizzazione residenziale. Disponibile in due taglie di potenza (9000 e 12000 BTU), Standard Line 3.0 si distingue per il design piacevole e compatto, che si integra armoniosamente in qualsiasi ambiente domestico.​

Dotato di tecnologia DC Inverter, assicura un funzionamento silenzioso e un’efficienza energetica elevata, contribuendo al risparmio sui consumi e a un basso impatto ambientale grazie al refrigerante R32.

Tra le funzionalità avanzate e i plus:

  • autodiagnostica avanzata che identifica eventuali anomalie
  • sistema di sbrinamento intelligente per prestazioni ottimali anche in condizioni avverse
  • telecomando a infrarossi per un controllo intuitivo delle impostazioni
  • filtri purificatori estraibili e lavabili per un’aria sempre pulita

Il climatizzatore Flex Line 4.0 è un’altra valida soluzione per la climatizzazione residenziale, tecnologicamente avanzata e versatile.

Progettato per offrire massima flessibilità, questo sistema componibile è disponibile sia in configurazione mono che multi-split, per collegare diverse unità esterne alla stessa unità interna.​
Anche Flex Line 4.0 è dotato di funzionalità avanzate quali: tecnologia DC Inverter, autodiagnostica avanzata, sistema di sbrinamento intelligente e di filtri purificatori estraibili e lavabili.
Il funzionamento è silenzioso e l’efficienza energetica elevata, con impatto positivo su costi e consumi.
Il telecomando a infrarossi  in dotazione e l’app NET HOME PLUS di serie permette un controllo intuitivo delle impostazioni.

Per attività commerciali e del terziario, Baltur ha sviluppato una serie dedicata: i climatizzatori Commercial Line 4.0, versatili e ad alte prestazioni, disponibili in tre configurazioni: monosplit a cassetta, canalizzabili, soffitto/pavimento.

Commercial Line 4.0 si adatta facilmente a diversi ambienti commerciali, ottimizzando lo spazio e garantendo comfort ottimale, funzionamento silenzioso, efficienza energetica elevata, risparmio sui consumi.​

Vediamo insieme le caratteristiche:

  • Classe energetica A++
  • Tecnologia DC Inverter e Refrigerante R32
  • Potenze frigorifere da 5,28 kW a 10,55 kW,
  • Unità esterna compatta abbinabile alle 3 tipologie di unità interne
  • Autodiagnostica avanzata
  • Sistema di sbrinamento intelligente

In conclusione investire in un climatizzatore di ultima generazione e nella manutenzione periodica migliora il comfort, la qualità dell’aria e l’efficienza della macchina stessa, contribuendo a un ambiente più sano e sostenibile.​

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Climatizzatore quale scegliere?
06/12/2024

Climatizzatore quale scegliere?

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Comunità Energetiche: cosa sono e come funzionano

Comunità Energetiche: cosa sono e come funzionano
31/03/2025

Categorie:

Smart city

In Francia, Germania, Spagna e Grecia, le Comunità Energetiche sono già una realtà consolidata.

Una forma di autoconsumo collettivo, etica e sostenibile, che può contribuire alla diffusione del rinnovabile, alla riduzione delle emissioni di gas serra e all’indipendenza energetica del nostro Paese.

 

Comunità energetiche: cosa sono

Le Comunità Energetiche o Energy Community sono comunità che producono e condividono l’energia da Fonti Energetiche Rinnovabili (FER), aggregando produttori, auto-consumatori e consumatori di energia.

Possono essere costituite da imprese, organizzazioni, enti pubblici o privati e semplici consumatori, famiglie vulnerabili e a basso reddito, che condividono lo stesso spazio territoriale, ad esempio un condominio, dotato appunto di uno o più impianti di produzione di energia rinnovabile, inclusi nella stessa area e collegati alla stessa cabina primaria..

Per la produzione di energia rinnovabile sono ammessi diversi tipi di impianti:

  • fotovoltaici e solari, ideali in qualsiasi zona,
  • eolici e marini, ideali lungo le zone costiere,
  • idroelettrici e a biomasse solide e legnose in montagna.

Gli impianti possono anche essere messi a disposizione da un produttore terzo, purché siano nella disponibilità della CER e sotto il suo controllo .

I sistemi più diffusi sono gli impianti fotovoltaici con accumulo che permettono di stoccare energia da consumare al bisogno, abbattendo costi, sprechi energetici e impatto ambientale.

Collegando un impianto di questo tipo alla rete di distribuzione nazionale, si diventa Prosumer, in grado di condividere l’energia prodotta in eccesso con altri Consumer.

Comunità Energetiche: come funzionano

A livello normativo in Italia, le Comunità Energetiche Rinnovabili (o CER) sono disciplinate dal Decreto Milleproroghe, in adeguamento alla Direttiva Europea numero 2001, 11/12/2018, nota anche come RED II.

Per creare una CER, occorre dotarsi di autonomia giuridica, atto costitutivo e statuto, sotto varie forme: Associazione, Consorzio, Cooperativa, Cooperativa benefit, Consorzio, Ente del terzo settore, Organizzazione no profit.

Ogni CER deve essere ubicata nello stesso territorio geografico, connessa alla medesima cabina elettrica primaria e alla rete elettrica nazionale.

L’energia elettrica prodotta da FER non auto-consumata rimane nella disponibilità dei Prosumer e può essere valorizzata e condivisa secondo le condizioni di mercato.

Fermo restando che l’obiettivo delle Comunità Energetiche non contempla il profitto, bensì quello di portare benefici ambientali, economici e sociali al territorio in cui è collocata e ai suoi abitanti.

 

Come entrare in una Comunità Energetica Rinnovabile

Alla CER possono partecipare:

  • i produttori di energia rinnovabile, tramite impianti fotovoltaici o di altro tipo (eolico, a biomassa, a biogas, ecc.)
  • gli auto-consumatori, ovvero i Prosumer che possiedono gli impianti, producono energia per i propri consumi e condividono quella in esubero con la comunità
  • i consumatori con una propria utenza elettrica, o Consumer, che non possiedono gli impianti, per coprire parte dei propri consumi con l’energia elettrica rinnovabile prodotta dalla CER

I Prosumer sono tenuti infatti a condividere l’energia e a darne accesso libero anche ad altri Consumer, sottoscrivendo un regolare contratto di diritto privato.

I Consumer possono entrare in una CER, dopo che è stata costituita, e decidere, in qualsiasi momento, di lasciare la Comunità, secondo le modalità previste dal contratto.

I partecipanti, in quanto consumatori finali, possono scegliere il proprio fornitore di energia elettrica.

Non possono far parte delle CER: operatori del mercato delle energie, amministrazioni centrali, grandi imprese e imprese private con codice ATECO 35.11.00 e 35.14.00.

Possono partecipare invece le piccole e medie imprese, gli operatori industriali e commerciali.

 

Incentivi statali per la costituzione delle Comunità Energetiche

Le CER possono beneficiare di incentivi sull’energia elettrica auto-consumata.

Il Gestore Servizi Energetici (GSE) riconosce alle CER una tariffa incentivante sull’energia prodotta e autoconsumata, per 20 anni dall’entrata in esercizio dell’impianto FER.

Per accedere agli incentivi gli impianti di produzione da rinnovabile non devono beneficiare già di altri incentivi e devono avere potenza non superiore a 1 MW.

La tariffa è calcolata dal GSE in funzione della potenza dell’impianto (parte fissa) e in base al valore di mercato dell’energia (parte variabile).

Potenza dell’impianto Tariffa incentivante fissa Tariffa incentivante variabile
< 200 kW 80€/MWh 0÷40€/MWh
200 kW < 600 kW 70€/MWh 0÷40€/MWh
> 600 kW 60€/MWh 0÷40€/MWh

 

Per il fotovoltaico è prevista una maggiorazione fino a 10 €/MWh in base alla localizzazione geografica.

Le CER site in piccoli Comuni, con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, possono inoltre godere di un contributo in conto capitale previsto dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) a copertura del 40% sul costo dell’investimento.

Potenza dell’impianto Contributo del PNRR in conto capitale
20 kW 1.500 €/kW
< 20 kW > 200 kW 1.200 €/kW
< 200 kW > 600 kW 1.100 €/kW
< 600 kW > 1.000 kW 1.050 €/kW

 

Le CER godono anche del corrispettivo di valorizzazione ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) sull’energia elettrica autoconsumata, calcolata dal GSE sui consumi effettivi di anno in anno, in base ai corrispettivi determinati da ARERA.

 

Autoconsumo collettivo: il futuro dell’energia condivisa

L’autoconsumo di energia elettrica prodotta dalle rinnovabili è un modello virtuoso e innovativo di economia circolare dal basso che, oltre a limitare le emissioni nocive, permette di rendere i consumi energetici più equi e sostenibili, anche dal punto di vista economico.

Nelle CER, i consumi diventano motore per la sostenibilità, la condivisione e la solidarietà sociale.

La diffusione di questo modello di consumo contribuisce al benessere del singolo, della collettività e dell’intero paese, portando numerosi benefici:

  • spinta alla transizione energetica
  • riduzione delle emissioni di gas serra
  • riduzione dei costi energetici in bolletta
  • propulsione all’indipendenza energetica del paese
  • creazione di indotto e di nuovi posti di lavoro a livello locale
  • contributo al contrasto del cambiamento climatico e alla decarbonizzazione

Ci piace concludere questo articolo citando Margaret Mead:
“Non dubitare mai che un piccolo gruppo di cittadini coscienziosi e impegnati possa cambiare il mondo. In effetti, è l’unica cosa che è sempre accaduta”.

In effetti per la costituzione di una CER e l’autoconsumo dell’energia prodotta, è sufficiente un gruppo costituito da 2 auto-consumatori che abitano nello stesso edificio, ad esempio un condominio dotato di pannelli fotovoltaici nelle parti comuni.

 

Per approfondire le configurazioni per l’autoconsumo diffuso, vi invitiamo a consultare il sito del GSE.

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Bonus per riqualificazione energetica: cosa cambia dopo dicembre?
13/12/2024

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Fotovoltaico Baltur: come funziona e perché conviene

Fotovoltaico Baltur: come funziona e perché conviene
31/03/2025

Categorie:

In evidenza, Prodotti

Baltur lancia i nuovi pacchetti fotovoltaici BFV

 

Baltur ha presentato i nuovi sistemi fotovoltaici gamma BFV, una soluzione integrata, affidabile ed efficiente per produrre energia pulita elettrica da fonti rinnovabili, adatta sia per il fotovoltaico residenziale che per piccole attività del terziario.

Scoprila subito!

In questo articolo approfondiremo l’importanza del fotovoltaico per l’efficienza e la transizione energetica e dei vantaggi dei sistemi ad energia pulita e rinnovabile.

 

L’importanza del fotovoltaico nel settore residenziale

Negli ultimi anni, gli impianti fotovoltaici domestici hanno assunto un ruolo centrale, sia per il risparmio e la salubrità domestica, sia per la riduzione delle emissioni nocive, molto alte nel comparto residenziale proprio a causa dei sistemi di riscaldamento.

Grazie all’adozione dei pannelli solari fotovoltaici, le abitazioni possono quindi produrre energia pulita e rinnovabile, abbattendo le emissioni di CO2 e riducendo la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale.

L’autoconsumo e lo sviluppo di sistemi di accumulo possono migliorare ulteriormente l’efficienza e la convenienza del fotovoltaico residenziale.

Il contributo all’energia sostenibile viene anche dall’implementazione dei sistemi fotovoltaici da parte delle piccole imprese e delle attività del terziario, per le quali la gamma BFV è altresì concepita.

 

Integrazione tra fotovoltaico e pompe di calore

Un’ottima sinergia per migliorare la sostenibilità energetica delle abitazioni è l’integrazione tra impianti fotovoltaici e pompe di calore.
Alimentando le pompe di calore con l’energia solare autoprodotta, si ottiene un sistema a basso impatto ambientale e con costi di gestione ridotti.
Per approfondire leggi l’articolo “Pompe di calore e fotovoltaico: una combo vincente”.

 

Sistemi ad alta efficienza energetica

I sistemi che combinano impianti fotovoltaici, pompe di calore e batterie di accumulo, dotati di telegestione e termoregolazione evolute, rappresentano una soluzione ancora più efficace per massimizzare l’efficienza energetica e il risparmio.

Grazie a un’adeguata gestione dei flussi energetici, è possibile ridurre gli sprechi e ottimizzare l’autoconsumo, garantendo un approvvigionamento energetico stabile e affidabile anche la sera o in condizioni climatiche sfavorevoli.

 

Abbattere i costi, ridurre l’impatto ambientale

Investire in impianti fotovoltaici domestici non solo permette di produrre energia pulita e rinnovabile, ma consente anche di ridurre significativamente i costi in bolletta.

Gli incentivi statali e i meccanismi di detrazione fiscale rendono l’installazione sempre più accessibile.

Tra gli incentivi previsti:

  • Detrazione del 50% per l’abbinamento di fotovoltaico e pompa di calore per riscaldamento, climatizzazione e produzione di acqua calda
  • Detrazione del 50% per l’adozione di sistemi di accumulo, per conservare l’energia prodotta dal fotovoltaico durante il giorno
  • Detrazione del 50% per sistemi di domotica per il risparmio energetico, che attivano gli elettrodomestici nei momenti in cui il fotovoltaico produce maggiore energia
  • Conto Termico 3.0 con contributo a fondo perduto per l’installazione di fotovoltaico e pompa di calore in edifici non residenziali
  • Reddito energetico con contributo in conto capitale per nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000€, oppure 30.000€ per nuclei con 4 figli a carico
  • Contributo CER a fondo perduto del 40% (Comunità Energetiche Rinnovabili) riservato ai residenti in comuni con meno di 5.000 abitanti

Inoltre, contribuire alla diffusione dell’energia pulita e rinnovabile significa ridurre l’impatto ambientale e favorire una transizione energetica più responsabile e consapevole.

 

Le soluzioni Baltur per il fotovoltaico

 

La nuova gamma di sistemi fotovoltaici BFV , appena presentata, ha riscosso immediatamente successo presso il pubblico di addetti ai lavori e professionisti del settore, per completezza, affidabilità ed efficienza.

La gamma di potenze permette di soddisfare sia le esigenze del residenziale sia quelle del terziario.

Tutti i kit della gamma BFV sono completi e dotati di:

  • pannelli solari fotovoltaici
  • sistema Inverter
  • batterie di accumulo
  • sistema di monitoraggio delle performance e notifiche tramite app dedicata
  • strutture metalliche per l’installazione su tetto a falda comprensive di profili, morsetti e bulloneria necessaria

Vediamo insieme le caratteristiche di tutti i sistemi fotovoltaici domestici e per il terziario.

 

Impianto fotovoltaico BFV

Impianto dotato di sistema Inverter e batteria separati, perfetto per il  fotovoltaico residenziale, caratterizzato da:

Gamma di potenze ampia: 3, 4, 5, 6, 10, 12 e 15 kW

  • Moduli fotovoltaici monocristallini, monofacciali con tecnologia half-cut e tecnologia n-type
  • Inverter ibrido di accumulo, disponibile sia in versione monofase (per sistemi da 3 a 6 kW) che in versione trifase (per sistemi da 10 a 15 kW)
  • Batteria di accumulo disponibile nelle versioni di 5, 10 e 15 kW
  • Applicazione per monitoraggio inclusa di serie

 

Impianto fotovoltaico BFV PLUS

Impianto dotato di sistema Inverter e batteria integrati, caratterizzato da:

  • Ampia gamma di potenze: 3, 4, 5, 6, 10, 12 e 15 kW
  • Moduli fotovoltaici monocristallini, monofacciali con tecnologia half-cut e tecnologia n-type
  • Sistema integrato che combina Inverter e batteria in un’unica soluzione all-in-one
  • 5 livelli di protezione della batteria
  • 5 livelli di protezione del sistema
  • Installazione impilabile fino a sei batterie da 5 o da 8 kWh
  • Applicazione per monitoraggio inclusa di serie dal design innovativo e interfaccia intuitiva

 

Impianto fotovoltaico BFV PLUS EU

Impianto dotato di sistema Inverter e batteria integrati e moduli made in UE, caratterizzato da:

  • Gamma ampia di potenze: 3, 4, 5, 6, 10, 12 e 15 kW
  • Moduli fotovoltaici progettati e prodotti all’interno dell’Unione Europea per essere in linea con i nuovi requisiti previsti dalla “Transizione 5.0”
  • Moduli fotovoltaici monocristallini, monofacciali con tecnologia half-cut
  • Sistema integrato che combina Inverter e batteria in un’unica soluzione all-in-one.
  • 5 livelli di protezione della batteria
  • 5 livelli di protezione del sistema
  • Installazione impilabile fino a sei batterie da 5 o da 8 kWh
  • Applicazione per monitoraggio inclusa di serie dal design innovativo e interfaccia intuitiva

 

Scopri le soluzioni Baltur per il fotovoltaico residenziale e del terziario

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