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Tag: caldaia ibrida

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Caldaie ibride a condensazione: quando convengono?

Caldaie ibride a condensazione: quando convengono?
11/09/2024

Categorie:

In evidenza, Prodotti, Smart city

Tutti i vantaggi di un riscaldamento ibrido – risparmio energetico e di emissioni nocive in atmosfera – e quando conviene acquistare una caldaia ibrida.

Conviene installare una caldaia ibrida a condensazione? La risposta breve è sì, soprattutto se si cerca una soluzione efficiente, sostenibile e all’avanguardia per il riscaldamento residenziale. La caldaia ibrida a condensazione è una delle innovazioni più interessanti tra i sistemi moderni per la climatizzazione domestica e la produzione di acqua calda sanitaria.

Come funziona una caldaia ibrida? Si tratta di un sistema che integra due generatori distinti – una pompa di calore alimentata da fonti rinnovabili e una caldaia a condensazione tradizionale – in grado di lavorare singolarmente o in sinergia, in base alle condizioni climatiche e al fabbisogno energetico dell’abitazione.

Questo approccio intelligente consente un notevole risparmio nei consumi e un minore impatto ambientale, rispondendo in pieno alle esigenze di efficienza e sostenibilità che caratterizzano gli edifici moderni.

Quali sono i pro e i contro delle caldaie ibride? Tra i vantaggi:

  • consumi ridotti;
  • utilizzo di energia pulita;
  • incentivi fiscali e maggiore comfort abitativo.

Tra gli svantaggi: un investimento iniziale più elevato e una maggiore complessità impiantistica rispetto a un sistema tradizionale, compensati però nel tempo dal risparmio energetico.

Baltur, azienda italiana da sempre impegnata nello sviluppo di soluzioni avanzate per il riscaldamento, propone una gamma completa di sistemi ibridi progettati per offrire la massima efficienza, affidabilità e compatibilità con le esigenze del riscaldamento residenziale contemporaneo.

Sistemi ibridi: sfruttano il meglio di due soluzioni energetiche

Quando si parla di sistemi ibridi ci si riferisce a sistemi combinati di due diversi generatori: la caldaia a condensazione e la pompa di calore, alimentata a fonti di energia rinnovabile.
I due impianti non solo dialogano tra loro, ma lo fanno in maniera intelligente, dandosi il cambio a seconda delle necessità di riscaldamento residenziale.

Il sistema infatti presenta tre modalità di funzionamento: solo caldaia, solo pompa di calore, o ibrido che le sfrutta entrambe contemporaneamente, per massimizzare il comfort domestico e il risparmio energetico ed economico.

Il fatto di poter contare su un sistema che sfrutta due diverse fonti energetiche a seconda delle necessità comporta:

  • minor consumi e inquinamento: l’obiettivo dell’ibrido è infatti quello di ridurre al minimo il consumo di gas;
  • maggior risparmio per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria;
  • altissima efficienza energetica.

Tutti i vantaggi di un riscaldamento ibrido

Il vantaggio principale di un impianto di riscaldamento ibrido è quello di regolare autonomamente l’utilizzo di un generatore o un altro a seconda delle esigenze.

Nelle stagioni più calde, ad esempio, non serve molta potenza termica per innalzare le temperature di casa o per scaldare l’acqua sanitaria. Per questo, l’impianto ibrido azionerà solamente la pompa di calore, in modo da riscaldare in modo efficiente l’ambiente domestico utilizzando solamente energia elettrica.

Nelle stagioni fredde, quando le temperature si abbassano, entra in campo la caldaia a condensazione, per fornire parte del calore utile a scaldare l’impianto. In questo caso, caldaia e pompa lavorano in contemporanea.

Nelle stagioni rigide, invece, nelle quali si raggiungono alcuni gradi sotto lo zero, è la caldaia a condensazione a garantire alte temperature per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria.

In sostanza, il sistema ibrido impiega per la maggior parte del tempo la pompa di calore, utilizzando la caldaia a condensazione a supporto solo quando è necessaria ad assicurare il massimo comfort termico casalingo. Ecco perché l’ibrido rappresenta la soluzione che meglio coniuga l’esigenza ambientale con il comfort abitativo, garantito dalla caldaia a condensazione.

Quando conviene acquistare una caldaia ibrida?

Vi sono casi in cui installare una caldaia ibrida rappresenta la scelta migliore. Vediamoli insieme:

  • Abitazioni sprovviste di spazio a sufficienza per inserire pompa di calore e serbatoio per la produzione di acqua calda sanitaria.
    In tale situazione, l’uso combinato di caldaia a condensazione e pompa di calore per riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria è la soluzione ideale perché permette di risparmiare sullo spazio e sui consumi!
  • Case molto grandi e non coibentate, che necessitano di un fabbisogno termico notevole.
    Qui la pompa di calore da sola potrebbe avere limiti di potenza termica, mentre abbinata alla caldaia a condensazione permette di raggiungere il comfort termico;
  • Quando si ha bisogno di molta acqua calda.
    In un condominio con riscaldamento centralizzato, la pompa di calore da sola non riuscirebbe a garantire un elevato apporto di acqua calda sanitaria. In tal caso un sistema ibrido è il più consigliato.

I sistemi ibridi rappresentano quindi la soluzione ideale per un impianto che rispetta l’ambiente ad alta efficienza energetica.

Scopri Perfecta Hybrid, la serie di caldaie ibride a condensazione di Baltur per il comfort casalingo.

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Nuovo servizio di Credito al Consumo Baltur
03/06/2024

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Città sostenibili attente all’ambiente

Città sostenibili attente all’ambiente
11/09/2024

Categorie:

In evidenza, Smart city

Si cercano esempi di città sostenibili da quando sono stati stilati gli obiettivi dell’Agenda 2030: ma come si riconosce una città sostenibile? E quali sono i parametri da rispettare per ottenere questo status? Tra le caratteristiche fondamentali ci si aspettano politiche rispettose dell’ambiente e attente all’equità sociale, certo, ma anche una riduzione dell’impatto antropico – ovvero, un minore impatto ambientale da parte degli esseri umani nei confronti dell’ecosistema.

Scopriamo quindi insieme le caratteristiche che distinguono cinque città sostenibili, e in che modo possono funzionare da esempi su scala locale e globale.

5 esempi di città sostenibili da imitare

L’obiettivo numero 11 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile intende “Rendere le città inclusive, sicure, resistenti e sostenibili”. Ad oggi, infatti, secondo le Nazioni Unite, circa 3,5 miliardi di persone risiede in aree urbane: tuttavia il numero è destinato a crescere, fino a raggiungere e inglobare, nel 2030, il 60% della popolazione mondiale.

Il termine sostenibilità – parlando di città green – è ovviamente molto ampio e connette inevitabilmente alcuni aspetti della natura geografica dei territori, alle politiche ambientali e sociali stabilite dalle amministrazioni dei vari Stati.

Singapore

La città-stato di Singapore è tra le città più sostenibili al mondo per merito delle sue ammirevoli condizioni economiche: Singapore si distingue, infatti, per le elevate possibilità di ascesa economico-sociale, tali da favorire notevoli livelli di produttività. Questo porta a investimenti sul capitale umano e sulla qualità della vita, favorita anche da un efficientissimo, pulito e moderno trasporto pubblico, conveniente al punto da limitare traffico e inquinamento in una metropoli da 5 milioni di abitanti.

Gli edifici della città-giardino Singapore, poi, sono stati concepiti in chiave ecosostenibile: l’architettura urbana è declinata a favore degli spazi verdi e dei sistemi di ricircolo dell’acqua, in un perfetto binomio sintesi del rapporto tra natura e tecnologia.

Un esempio è il Jewel Changi, inaugurato nel 2019 come hub di transito e sosta, ma con le sembianze di parco naturale ampio ben 22.000 mq, caratterizzato da una spettacolare cascata alta 40 metri, strade sospese, attrazioni, negozi e ristoranti a portata di cittadino.

Edimburgo

La capitale della Scozia è un ottimo esempio di città sostenibile sia dal punto di vista della tutela ambientale, che per l’attenta cura ai parametri di equità sociale. Edimburgo, infatti, raggiungerà la neutralità climatica in anticipo su tutta l’Europa anche grazie ad una politica di circolazione delle auto che le ha permesso di ridurre l’inquinamento cittadino.

L’amministrazione locale, poi, sta cercando di realizzare delle comunità autonome dal punto di vista energetico, incentivando l’installazione di pannelli fotovoltaici.

Dal punto di vista sociale Edimburgo è caratterizzata da elevati livelli di sanità e istruzione, un buon indice di reddito per i suoi abitanti e, infine, un livello di criminalità decisamente ridotto.

A tal proposito già nel 2018, nel quartiere di Granton, è nato un innovativo villaggio per homeless, costruito su un terreno donato dal comune della capitale scozzese. Il Social Bite Village, infatti, gestito dall’omonima società di beneficenza, si pone l’obiettivo di dare alloggio, lavoro e supporto psicologico ai suoi ospiti, curandone il reinserimento nella società fino alla completa indipendenza.

Lubiana

Lubiana è una capitale europea dall’anima verde: lo testimoniano il titolo di Capitale Verde Europea, ottenuto nel 2016, e numerosi altri premi internazionali per il turismo sostenibile. Il centro della città è chiuso al traffico dal 2008. La visione di città sostenibile comincia, per Lubiana, già nel Ventesimo secolo, sotto l’attenta progettazione di Jože Plečnik, pioniere delle attuali filosofie di architettura sostenibile: Lubiana, infatti, è caratterizzata da una consistente porzione di 542 m2 di spazio verde per singolo cittadino.

Parlando di esempi di città sostenibili, Baltur affianca quotidianamente la riduzione dell’impatto antropico della capitale slovena: il nostro Application Engineering Department ha progettato su misura una centrale termica alimentata da Termovalorizzatore, commissionato dal Comune di Lubiana. Il sistema consente di convertire il calore generato dalla combustione dei rifiuti – tramite una centrale di teleriscaldamento – in energia pronta all’uso.

Vancouver

Vancouver, capitale del Canada, ha dichiarato di voler ottenere entro il 2050 il 100% della sua energia da fonti rinnovabili. Il centro urbano della metropoli punta, poi, a ridurre definitivamente i rifiuti attraverso smaltimenti ecologici e pratiche di riciclaggio entro il 2040.

Quest’obiettivo in particolare si riflette in maniera trasparente anche nella vita cittadina, attraverso iniziative locali spesso intraprese in modo indipendente da attività come ristoranti, tavole calde e caffè.

La metropoli canadese si trova tra i migliori esempi mondiali di città sostenibili: dal 2010 sono stati piantati centinaia di migliaia di alberi, con l’obiettivo di raggiungere un totale pari ad almeno 150.000. In tutta Vancouver sono presenti 350 chilometri di piste ciclabili, numerosi servizi di car sharing e una rete di trasporti pubblici moderna, pulita ed efficace al punto di limitare l’uso delle automobili ai casi di particolare necessità.

Stoccolma

Tra gli esempi di città sostenibili è impossibile non menzionare Stoccolma, la prima Capitale Green Europea, eletta nel 2010. L’obiettivo odierno della capitale svedese è quello di rinunciare ai combustibili fossili entro il 2050. Si tratta di un traguardo ammirevole, ma di certo alla portata di Stoccolma: già nel 1990, infatti, la città è riuscita a ridurre il 25% delle emissioni di CO2 per singolo abitante, dando prova concreta di uno stile di vita rispettoso dell’ambiente, e determinato alla riduzione dell’impatto antropico.

Hammarby Sjöstad per esempio, il quartiere più ecologico di Stoccolma, vive così in anticipo sui tempi da potersi definire già in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Il 47% del riscaldamento domestico della zona è alimentato dalla combustione dei rifiuti, l’acqua rappresenta la principale fonte energetica e gli autobus pubblici circolano grazie all’etanolo.

Pompe di calore e sistemi ibridi per la città del futuro

Pensare globalmente e agire localmente non rappresenta soltanto uno slogan, ma un elemento concreto nella vita quotidiana di ogni città sostenibile, da cui possiamo prendere ispirazione per ottimizzare i nostri consumi di energia domestica, e avvicinarci così, anche dentro le nostre case, agli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030.
Le pompe di calore Baltur, per esempio, si confermano soluzioni green ed economiche per una gestione domestica più sostenibile.

In termini di riscaldamento casalingo i sistemi di riscaldamento ibridi rappresentano invece una vera e propria rivoluzione di comfort e risparmio energetico. I sistemi ibridi Baltur affiancano, infatti, ai vantaggi dei classici generatori di calore a condensazione, quelli dei sistemi ecologici alimentati da fonti di energie rinnovabili e non inquinanti.

Quando scegliere un sistema ibrido?

Installare una caldaia ibrida può essere la scelta migliore per la vita domestica se occorre soddisfare alcune specifiche necessità. Scopriamole insieme:

  • Spazio insufficiente per installare pompa di calore e serbatoio per la produzione di acqua calda.
  • Abitazioni di ampia metratura, non coibentate, con elevato fabbisogno termico.
  • Elevati consumi di acqua calda, superiori alle possibilità di una pompa di calore.

 

Nei casi in cui è richiesta un’alta efficienza energetica i sistemi ibridi Baltur garantiscono quindi ottime prestazioni, risparmio ed ecosostenibilità.

 

Scopri di più su Perfecta Hybrid: caldaie ibride a condensazione Baltur per il comfort casalingo!

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Nuovo servizio di Credito al Consumo Baltur
03/06/2024

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Caldaia ibrida: una guida completa al funzionamento

Caldaia ibrida: una guida completa al funzionamento
11/09/2024

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In evidenza, Prodotti, Smart city

La scelta ideale per garantire il massimo comfort alla tua casa

Oggigiorno, l’attenzione al risparmio energetico e alla questione ambientale è altissima, per questo si fanno largo sempre di più i sistemi di riscaldamento ibridi, una rivoluzione nel mondo del comfort casalingo.
Gli ibridi sono infatti in grado di coniugare i vantaggi dei tradizionali generatori di calore a condensazione con quelli dei sistemi alimentati da fonti di energie rinnovabili, quindi ecologiche e non inquinanti.

Ma che cos’è esattamente un sistema di riscaldamento ibrido? Quali sono le caratteristiche e i vantaggi che l’installazione di questo tipo di impianto possono portare alla nostra abitazione? Scopriamolo insieme!

Caldaia ibrida: quali sono le sue caratteristiche?

Quando si parla di sistemi ibridi ci si riferisce a impianti di riscaldamento combinati, composti da due tecnologie: caldaia a condensazione e pompa di calore, tecnologie che lavorano in sinergia per sfruttare al meglio i rispettivi vantaggi.

Si parla di ibrido poiché il sistema sfrutta due fonti di energia differenti: una derivata da combustibili come gas o metano e una da fonte rinnovabile mediante la tecnologia della pompa di calore.

La caldaia ibrida, quindi, ha come caratteristica principale quella di offrire il giusto mix energetico, sfruttando la fonte più performante e conveniente in quel momento riducendo, insieme ai costi, anche l’impatto ambientale delle nostre case.
La caldaia ibrida rappresenta quindi una scelta green che al comfort “sposa” un uso sapiente dell’energia, contenendo le bollette.

Il funzionamento di una caldaia ibrida

La caldaia ibrida è quindi composta da due impianti: caldaia a condensazione e pompa di calore, per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
L’impianto ibrido è definito “intelligente” perché seleziona autonomamente se attivare solamente la pompa di calore, la caldaia a condensazione o farle lavorare sinergicamente, a seconda delle condizioni climatiche e dei fabbisogni energetici. Questo tipo di soluzione ottimizza quindi l’uso delle energie, e si traduce in un vantaggio per l’ambiente e il portafoglio.

L’efficienza della caldaia ibrida è legata al rendimento dei generatori che lo compongono (il COP o coefficient of performance della pompa di calore e il rendimento della caldaia a condensazione).
Il rendimento di caldaia è legato alle condizioni controllabili di funzionamento, quindi è pressoché costante, mentre quello della pompa di calore dipende anche dalla temperatura climatica esterna e dalla temperatura di produzione dell’acqua.
Sulla base di parametri fissati, si può calcolare il valore minimo di COP che la pompa di calore deve garantire per conseguire una reale convenienza economica, detto coefficiente R.
L’efficienza della caldaia ibrida dipende quindi dalla capacità di gestire le fonti energetiche e loro condizioni di funzionamento per mantenere il COP della pompa di calore al di sopra del valore limite R, a prescindere dalle condizioni operative.

Differenza tra caldaia ibrida e caldaia a condensazione

Per capire quali sono le differenze tra una caldaia ibrida e una caldaia a condensazione, dobbiamo innanzitutto capire come funziona una caldaia a condensazione.

Rispetto alle vecchie caldaie tradizionali, la caldaia a condensazione è più ecologica ed efficiente in quanto è in grado di recuperare calore dei gas di scarico portandoli a condensare: in questo modo la condensa prodotta viene utilizzata per scaldare ulteriormente lo scambiatore.

Rispetto a una caldaia a condensazione tradizionale, la caldaia ibrida permette una importante riduzione dei consumi, proprio perché è in grado di attivare alternativamente o la caldaia a condensazione, o la pompa di calore, in base alle condizioni climatiche esterne e alle esigenze dell’abitazione, assicurando un maggior comfort abitativo e una riduzione di consumi ed emissioni nell’ambiente.
L’impianto ibrido permette infatti di lasciare in stand by la caldaia a condensazione, se le temperature esterne lo consentono, a favore di un riscaldamento totalmente green, che sfrutta la tecnologia della pompa di calore.

Differenza tra caldaia ibrida e sistema di riscaldamento con sola pompa di calore

Anche in questo caso, per capire al meglio la differenza tra i due sistemi bisogna prima di tutto comprendere come funziona una pompa di calore.

Il sistema preleva calore dall’aria esterna per portarlo all’interno della dimora, attivando il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.
Per svolgere questa operazione, la pompa di calore sfrutta l’energia elettrica, che può essere autoprodotta tramite l’installazione di impianti fotovoltaici, riducendo ulteriormente le emissioni inquinanti e le bollette.

La pompa di calore dà il suo meglio quando lavora a basse temperature.
È il caso, ad esempio, di una casa situata in un luogo in cui gli inverni non sono troppo rigidi, o di una nuova costruzione con impianti di ultima generazione, cappotto e sistema di riscaldamento a pavimento o radiatori in alluminio adeguatamente dimensionati.

Per riscaldare una casa con impianto a pavimento, ad esempio, la temperatura dell’acqua che circola nei tubi non deve essere altissima. Diversa questione è invece quella di una casa con i radiatori tradizionali in ghisa, nei quali l’acqua deve raggiungere temperature molto elevate per scaldare e la sola pompa di calore potrebbe non sopperire al meglio alle esigenze di riscaldamento.

La scelta più sostenibile, a livello ambientale, e vantaggiosa, a livello economico, è quindi installare una caldaia ibrida, in modo da alternare l’uso delle energie in modo più razionale e intelligente, assicurando il massimo comfort e il minor costo in bolletta.

Quale generatore di calore conviene scegliere?

Non esiste una risposta univoca: ogni edificio e zona geografica hanno caratteristiche proprie, che devono essere prese in considerazione quando si compie questa scelta.

In linea generale, possiamo consigliare le seguenti soluzioni:

  • se si abita in un luogo con inverni molto rigidi e la casa dispone di radiatori, si può propendere per la scelta della sola caldaia a condensazione;
  • se si dispone di impianti di riscaldamento a pavimento e le temperature invernali non sono troppo rigide, si può scegliere la sola pompa di calore;
  • se si necessita di una grande produzione di acqua calda, non è possibile sostituire i vecchi termosifoni con impianti a pavimento o si abita in case molto grandi e non coibentate, la soluzione migliore è quella di optare per un sistema con caldaia ibrida e pompa di calore.

Consigli per abbattere i costi di consumo di una caldaia ibrida

Optare per l’installazione di una caldaia ibrida è sicuramente un primo passo verso il risparmio in bolletta, stimato fino a circa il 50%.
Esistono poi alcune tecniche utili per abbattere i consumi della caldaia ibrida:

  • valutare la potenza della pompa di calore acquistata, in modo che sia ben bilanciata con la potenza della caldaia a condensazione;
  • impostare una soglia di accensione della caldaia a condensazione sulla base del coefficiente R, calcolato a partire dai costi di gas ed elettricità in bolletta, in modo che la pompa di calore lavori più a lungo possibile.

La caldaia ibrida migliore per ogni tipo di abitazione

Le caldaie ibride possono essere composte da unità interna (la caldaia a condensazione) e unità esterna (la pompa di calore), essere a monoblocco o dotate di due generatori separati per andare incontro alle esigenze impiantistiche della casa.

In appartamento, il caldaia ibrida può essere un’ottima soluzione: permette di avere sempre la temperatura ottimale, senza interventi strutturali, sia che si abbia la possibilità di sostituire i termosifoni, sia che siano presenti i radiatori tradizionali.

Le caldaie di ultima generazione Perfecta Hybrid PLUS permettono di evitare interventi di modifica dell’impianto e costi d’installazione eccessivi. Sono compatte, efficienti e offrono un comfort elevato in qualsiasi condizione.
La tecnologia di cui è dotata permette un controllo e modulazione della potenza che mantiene alta l’efficienza, riducendo i costi di conduzione.

In caso di una abitazione singola non è coibentata, quindi difficile da scaldare, il sistema ibrido deve raggiungere elevate potenze per riuscire a soddisfare i fabbisogni.
In tal caso, il sistema ibrido più indicato è la versione Perfecta Hybrid R, predisposta per l’alimentazione di un bollitore, studiata per soddisfare utenze e consumi di acqua calda sanitaria elevati, adatta quindi anche per strutture residenziali multi servizi, o dove il comfort sanitario richiesto è molto elevato.

La caldaia ibrida può essere poi abbinata a Sistemi Solari Termici composti da Etasun ed Etagreen, per beneficiare di energia rinnovabile sulla produzione di acqua calda sanitaria, ridurre l’impronta ambientale dell’edificio e ottenere un ulteriore risparmio economico.

Perfecta Hybrid: tutto il comfort del sistema ibrido assicurato da Baltur

Sinonimo di qualità e di innovazione, Baltur ha sviluppato un nuovo impianto iper perfomante, che soddisfa al contempo le esigenze green del mondo di oggi.
Stiamo parlando di Perfecta Hybrid, la caldaia ibrida per riscaldamento ambiente e produzione di acqua calda sanitaria. Il sistema di controllo elettronico di cui è dotata consente di massimizzare e mantenere costante la qualità della combustione, gestendo al meglio l’apporto di gas e il segnale di fiamma con una taratura automatica della CO2. Questo si traduce in una riduzione dei consumi di gas e delle problematiche di ossidazione, per un risparmio sulla bolletta e un vantaggio per l’ambiente.

Vantaggi immediati della caldaia ibrida

I costi di sostituzione di una vecchia caldaia con un ibrido sono più alti rispetto a un normale impianto a condensazione, ma vengono ampiamente ripagati nel tempo dal risparmio in bolletta e da vantaggi immediati e concreti:

  • Riduzione dei consumi e risparmio: il sistema ibrido interpreta le informazioni dell’ambiente esterno e interno alla casa e individua il generatore più conveniente da utilizzare, ottimizzando i consumi, riducendo le emissioni nell’ambiente e di conseguenza i costi in bolletta;
  • Sicurezza di comfort: la presenza di due generatori assicura sempre la miglior temperatura all’interno della propria abitazione in tutta sicurezza;
  • Accesso agli incentivi fiscali: con l’installazione di un impianto ibrido, si possono ottenere detrazioni ed incentivi.

Caldaia ibrida e fotovoltaico: combinazione vincente

Come anticipato, una buona soluzione per ridurre le emissioni e approfittare di un notevole risparmio in bolletta è abbinare l’impianto ibrido a un impianto fotovoltaico.
L’energia elettrica gratuita prodotta da questo tipo di impianto, infatti, può essere utilizzata per il funzionamento della pompa di calore che compone il sistema ibrido, garantendo un maggior risparmio sulle utenze di casa.

Impianti ibridi: vantaggi e considerazioni finali
Un impianto ibrido, che sfrutta al meglio le caratteristiche della pompa di calore e della caldaia a condensazione, rappresenta la soluzione numero 1 nel caso in cui non si vogliano sostituire i caloriferi:

  • soddisfa tutte le esigenze impiantistiche in relazione anche alla riqualificazione energetica di impianti esistenti;
  • ottimizza la gestione delle fonti energetiche utilizzate per alimentarlo;
  • combina in un solo prodotto sia la tecnologia per il riscaldamento invernale sia per il raffrescamento estivo;
  • garantisce il massimo comfort.

Acquista un impianto ibrido sfruttando gli incentivi fiscali

L’articolo 26 del Decreto Legislativo 199 – che recepisce la Direttiva 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (in vigore dal 13 giugno 2022) – aggiorna gli obblighi di utilizzo dell’energia rinnovabile per il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.
I progetti di nuova costruzione e di ristrutturazione dovranno soddisfare i seguenti requisiti:

  • almeno il 60% dei consumi energetici per la produzione di acqua calda sanitaria dovrà essere coperto da fonti rinnovabili;
  • almeno il 60% della somma dei consumi energetici per il riscaldamento, la climatizzazione e la produzione di acqua calda sanitaria dovrà essere coperto da impianti alimentati da rinnovabile.

 

Vuoi far parte della rivoluzione del riscaldamento green?

Scopri tutta l’offerta Baltur per i sistemi ibridi

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Nuovo servizio di Credito al Consumo Baltur
03/06/2024

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Baltur promuove l’Efficienza Energetica e l’abbattimento delle Emissioni Inquinanti

Baltur promuove l’Efficienza Energetica e l’abbattimento delle Emissioni Inquinanti
07/02/2024

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Prodotti, We are Baltur

Lo sviluppo di una cultura a tutela dell’ambiente avviene attraverso l’investimento in formazione e progettazione di strumenti, prodotti e servizi finalizzati a perseguire gli obiettivi di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti fissati dall’Unione Europea

 

Ne parliamo con Andrea Frassinelli, Responsabile Commerciale Italia di Baltur

Qual è il suo ruolo specifico in Baltur?

«Sono in Baltur con il principale ruolo di pianificare, organizzare e monitorare tutte le attività commerciali e i derivanti risultati di vendita per l’Azienda sul mercato interno, che corrispondono oggi a circa il 56% del suo business globale.
Come ogni anno i principali obiettivi da perseguire sono il raggiungimento dei budget di vendita, la salvaguardia e il miglioramento dei margini aziendali.
Le attività propedeutiche a tali scopi sono oggigiorno molteplici e passano sempre più attraverso la formazione continua della squadra, nella quale sono inclusi tutti i reparti aziendali, dall’ufficio Marketing e Comunicazione al Back Office, dal Product Management ai servizi di Pre & After Sales, alla gestione sinergica di tutti i clienti partner autorizzati alla vendita e assistenza del prodotto sul territorio Nazionale.

«La rete di Vendita e Assistenza è il nostro vero punto di forza ed è composta da figure professionali quali Agenzie, Concessionari, Installatori e Centri Assistenza contrattualizzati formalmente con l’Azienda, i quali possono operare a nome di Baltur SpA su tutto il territorio, avvalendosi di servizi e strumenti messi a loro disposizione, da quelli di marketing strategico, a quelli di gestione degli ordini e di customer care.
L’Azienda, inoltre, attraverso la propria “Academy” interna offre continui corsi di formazione tecnico-commerciale qualificati e organizza appuntamenti itineranti in loco, investendo risorse per promuovere nuovi prodotti e linee guida per il futuro».

Quindi la formazione ha uno spazio importante in Baltur?

«I prodotti di oggi, che si parli di bruciatori, pompe di calore o sistemi ibridi, sono sempre più complessi e, per questo, è necessario divulgare un maggior numero di concetti e informazioni alle figure chiave del settore quali Progettisti, Termotecnici ed Impiantisti, che si trovano oggigiorno a progettare, installare e gestire impianti sempre più tecnologici.
Baltur risponde a tale esigenza organizzando diversi eventi mirati, in sede presso le apposite aule di formazione o direttamente in area, in sinergia con la rete commerciale».

Oggi sempre di più, dopo la consulenza, si tende a fornire dei sistemi finiti e integrati, con il vantaggio per l’utente di avere un unico fornitore e unico riferimento di assistenza per il futuro.

Qual è stato il suo personale percorso di crescita in azienda?

«Un percorso che ritengo interessante da raccontare, fatto di lunga gavetta e tante esperienze. Baltur negli anni mi ha sempre dato l’opportunità di esprimermi. Oggi ricopro un ruolo apicale, ma il mio percorso inizia da lontano.
Arrivai in azienda a diciannove anni per pura casualità. Al tempo non avevo minimamente le idee chiare sul futuro, ma gli studi appena terminati mi permisero di intraprendere un primo percorso nell’area Produttiva, per poi passare dopo qualche anno al servizio di Assistenza interno.
Ho poi avuto l’opportunità di essere inserito in un primo dipartimento Commerciale per strutturare il servizio di Prevendita, che all’epoca non era ancora presente in azienda. Da quel momento in poi c’è stata una escalation che mi ha visto passare dal ruolo di Sales Engineering alla funzione di Key Account Manager per una determinata tipologia di clienti, fino ad arrivare ai giorni nostri dove ricopro il ruolo di Responsabile Commerciale Italia».

«Un’esperienza interessante, o almeno, io tale la reputo. L’aver ricoperto così diversi ruoli trasversali in azienda oggi è il mio grande punto di forza.
Ciò mi permette di valutare sempre il tutto da differenti punti di vista, “mettermi dalla parte del cliente” potendo così comprenderne i bisogni e, a volte, intercettarli in anticipo.
Allo stesso tempo questo mi ha mantenuto in forte relazione con l’azienda perché, per mia stessa attitudine, ho spesso sentito la necessità di avere nuovi stimoli.
Questi li ho sempre trovati in Baltur, l’Amministratore Delegato Riccardo Fava mi ha dato diverse opportunità di crescita e di questo gliene sono grato».

Qual è la sua visione dell’azienda?

«Al di là del mio percorso personale e professionale, Baltur è un’azienda che tende ad investire sul capitale umano, puntando alla crescita delle risorse al suo interno.
Un tema molto positivo che io stesso alimento, in un momento storico sempre più frenetico, orientato alla ricerca di risorse e competenze dall’esterno, sicuramente qualificate, ma non con lo stesso vissuto aziendale, oggi vero collante di questa realtà aziendale».

«Parlando di volumi e di mercati, Baltur è un’azienda tutta italiana, in crescita, che si posiziona tra i big del settore confrontandosi con i primari player, nonostante dimensioni e struttura non siano certo quelle di una grossa multinazionale.
Una nota rilevante questa, in un contesto Nazionale come il nostro ove negli ultimi anni molti tra i più blasonati marchi sono stati acquisiti da grandi realtà industriali estere, fondi di investimento e multinazionali».

«Noi restiamo un’azienda di proprietà di Industriali del territorio, che per continuare ad esserlo reinveste ogni anno buona parte degli utili in azienda. Negli anni non sono certo mancate proposte di acquisizione parziali o totali, ma la vocazione imprenditoriale della Famiglia va oltre, cosa non affatto scontata, e questo rassicura e funge da stimolo per Noi tutti».

«La nostra dimensione è un punto di forza, perché spesso quando le aziende si strutturano, i processi si irrigidiscono a tal punto da non essere più un esempio di organizzazione virtuoso, ma un punto critico per la rapidità del servizio e nella risposta al cliente».

«Le aziende delle nostre dimensioni devono avere processi agili e snelli, che si traducono in soluzioni rapide e risposte veloci, avendo come unico obiettivo un servizio più immediato e soddisfacente per i clienti.
Un vero punto di forza, oltre alla qualità e ai plus tecnologici del prodotto Baltur».

Qual è la sfida che apprezza di più del suo lavoro?

«Oltre a quella di per sé ovvia nel perseguire risultati di vendite e profitti, è quella di portare Cultura in azienda.
Mi riferisco ad un approccio sempre più “human centered”, orientato al work life balance e alla formazione continua delle risorse umane, temi ai quali oggi occorre prestare particolare attenzione per attrarre nuovi talenti e trattenere in azienda quelli di valore.
È fisiologico che col passare del tempo in azienda gli stimoli possano diminuire, se non vi sono opportunità e prospettive di crescita o cambiamento.
Questi sono tutti aspetti e temi sui quali Baltur pone molta attenzione, al fine di non disperdere il patrimonio di risorse che la compongono».

«Ci vuole un’attenzione quotidiana nel gestire le persone, occorre comprenderne le necessità e gli stati d’animo, per evitare situazioni di eccessivo stress o di apatia verso il proprio lavoro.
Questa per me è la vera sfida!».

Qual è la visione commerciale per il mercato Italia?

«La Mission e la Vision dell’azienda sono quelle di “gestire consapevolmente l’energia”, il che tradotto significa consumare meno tramite prodotti sempre più efficienti, in grado di scegliere ed ottimizzare il vettore energetico a minor costo».

«I mercati Residenziali e dell’Industria stanno evolvendo molto rapidamente.
Sempre più trovano attuazione i Decreti Normativi e Legislativi emanati dalla Comunità Europea, per raggiungere gli obiettivi ambientali 2030/2050, oggi unico e vero traino per la redazione di piani energetici nazionali da parte deli Stati Membri, nei quali gli edifici devono essere sempre meno energivori e gli impianti sempre più efficienti.
In questo complesso quadro normativo e produttivo, il nostro compito è quello di fornire soluzioni, sistemi e prodotti che permetteranno in futuro di raggiungere gli obiettivi assegnatici come singola Nazione e come Comunità Europea, anticipando se possibile le scadenze fissate».

Quali sono le azioni che avete messo in campo?

«Quest’anno abbiamo presentato una serie di nuovi prodotti, su nostre diverse linee di business.
Dai Bruciatori Super Low NOX a bassissimi livelli di emissioni per i settori industriali più energivori, ove vi è bisogno di garantire grandi quantità di calore o di vapore, ma al tempo stesso di abbattere le formazioni di NOx e CO2 – come inceneritori o processi produttivi intensi – ai nuovi prodotti per il comfort residenziale, come i Sistemi Ibridi più “intelligenti”, in grado di calcolare istantaneamente il vettore energetico più economico, sfruttando tutta l’energia prodotta gratuitamente da fonte rinnovabile (integrando solo il necessario con il gas metano), fino alle nuove caldaie domestiche H2 ready, pronte per essere alimentate con le future miscele di idrogeno, un combustibile green che potrà essere prodotto esclusivamente da fonti rinnovabili».

«La nostra proposta commerciale va in questa direzione, ricordando sempre che oggigiorno non siamo più nell’era del prodotto ma bensì del servizio.
Mentre gli impianti diventano sempre più efficienti e tecnologici, l’Azienda e la sua forza vendita si propongono a fianco del cliente finale come consulenti esperti, e non più come venditori di apparecchi.
Stessa cosa vale per i professionisti del settore, quali Installatori e Progettisti, che giocano sempre più un ruolo chiave nell’evoluzione impiantistica, ai quali offriamo una serie di servizi a supporto.
Per questo stiamo investendo sempre più al nostro interno e strutturando i servizi di consulenza After Sales, Pre Sales e Application rivolti al mondo impiantistico, industriale e residenziale».

Uno sguardo al presente e anticipazioni sui progetti per il futuro.

«L’Italia è un paese trainato ancora oggi da pilastri fondamentali e storici della nostra economia, come quelli di manifattura e turismo.
I principali settori responsabili dell’inquinamento atmosferico oggi sono il riscaldamento residenziale, i grandi processi produttivi ed i trasporti».

«Nel settore residenziale, gli impianti di riscaldamento sono ancora molto frammentati: a partire dagli anni ‘70/80, con la massiva costruzione di edifici condominiali, vi è stata la rapida ascesa del riscaldamento “autonomo”, mentre negli ultimi anni stiamo assistendo all’involuzione della storia, che vede il ritorno alle soluzioni “centralizzate”, oggi sempre più efficienti in termini di rendimento, dispersioni e ripartizione dei consumi, anche grazie a leggi che hanno sicuramente reso più severi controlli e accertamenti su queste tipologie di impianti».

«Nell’ultimo triennio poi, complici soprattutto i bonus statali e alcune formule finanziarie che hanno permesso la rapida crescita di alcune nuove tecnologie, si è registrato un grosso boom di pompe di calore e di sistemi ibridi, e insieme a loro, la diffusione di una cultura ambientale sempre più “green” da parte degli utilizzatori finali».

«Nel settore industriale e dei trasporti, fondi europei destinati alla transizione energetica di aziende e imprese – e ancor più in generale alla causa ambientale – stanno promuovendo l’utilizzo di prodotti altamente performanti dal punto di vista delle emissioni, creando intere nuove filiere per la produzione di biocarburanti di derivazione rinnovabile».

«Ad oggi le aziende devono prestare sempre più attenzione ai costi dell’energia e agli obblighi normativi dettati dagli obiettivi ambientali UE 2030 e 2050.

In questa ottica Baltur è in grado di porsi al fianco del cliente come partner attivo della rispettiva “circular economy”, specie per le grandi aziende energivore, progettando macchine capaci di utilizzare più vettori energetici, come i nuovi bruciatori dual fuel e mixing fuel, in grado di gestire il processo in modo intelligente, che sia esso riscaldare o creare vapore, e di bruciare nuovi bio carburanti o ricorrere all’uso di fonti fossili».

«La grande novità è che quello che una volta era un semplice “scarto” da processo produttivo, oggi invece che diventare un ulteriore costo per lo smaltimento, può divenire – una volta rigenerato – un combustibile “green” a basso costo, utilizzato come vettore primario in alternativa al gas fossile, oppure come combustibile di backup in caso di nuovi blocchi o picchi di costo dell’energia, causati da tensioni geopolitiche come quelle ancora oggi in atto».

«Innescare il cambiamento è difficile».

«Il ruolo delle Istituzioni e del Governo è incentivarlo, perché gli impianti tecnologici che servono a perseguire questi obiettivi sono sempre più costosi rispetto ai vecchi sistemi e quindi – se non supportati da politiche incentivanti come i bonus fiscali – sarà pressoché impossibile puntare ai target europei, su quali peraltro siamo già netto in ritardo».

«Oggi siamo ancora in attesa di capire come i principali Istituti Bancari Nazionali si porranno nel 2024 verso due temi molto importanti per la nostra filiera, ovvero i crediti incagliati nei cassetti fiscali di migliaia di piccole-medie imprese artigiane, e i plafond che verranno a disposizione per finanziare gli interventi di superbonus, passati da aliquota 110% a 70%».

«Come azienda storica del settore siamo inoltre partner associati e attivi in Assotermica-Assoclima, appartenenti alla Federazione di Anima Confindustria, due dei principali enti associativi ove si condividono, tra tutti gli attori del settore, i futuri scenari in materia di ambiente e si elaborano proposte concrete per la formulazione e revisione di leggi, che possano realmente contribuire allo sviluppo di un Piano Nazionale Integrato per Energia e Clima».

In questo scenario caratterizzato da un’incertezza, qual è la politica commerciale di Baltur?

«Noi ci faremo trovare pronti, o meglio, lo siamo già, con una serie di prodotti tecnologici idonei a promuovere l’efficienza energetica, integrati con una serie di servizi dei quali ci sarà necessariamente bisogno per diffondere una nuova cultura impiantistica».

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