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Tag: pompe di calore

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Pompe di calore e fotovoltaico: una combo vincente

Pompe di calore e fotovoltaico: una combo vincente
16/01/2025

Categorie:

Prodotti

Energia rinnovabile e normative energetiche

 Le più recenti normative incentivano l’uso di tecnologie come le pompe di calore e i sistemi fotovoltaici per ridurre il consumo energetico e l’impatto ambientale.

L’adozione di fonti di energia rinnovabile è diventata una priorità globale per ridurre le emissioni di gas serra e promuovere la sostenibilità ambientale.
In Italia, il “Decreto requisiti minimi” del 26 giugno 2015 ha recepito la direttiva europea 2010/31/UE, stabilendo le metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici e definendo le prescrizioni e i requisiti minimi per migliorare l’efficienza energetica.

Come funzionano le pompe di calore

Le pompe di calore trasferiscono calore da una sorgente a bassa temperatura, come l’aria esterna, il suolo o l’acqua, a un ambiente interno, riscaldandolo. Il processo avviene attraverso un ciclo termodinamico che utilizza i cambiamenti di stato di un refrigerante per assorbire e rilasciare calore.

Le pompe di calore possono essere infatti utilizzate sia per il riscaldamento che per il raffrescamento degli ambienti, dimostrando un’efficienza energetica superiore rispetto ai sistemi tradizionali.

L’importanza dei sistemi fotovoltaici

 

I sistemi fotovoltaici convertono l’energia solare in energia elettrica utilizzabile per alimentare dispositivi domestici e industriali. L’installazione di pannelli fotovoltaici consente di sfruttare una fonte di energia pulita e inesauribile, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e le emissioni di CO₂.

L’energia prodotta può essere utilizzata oppure immagazzinata per un uso futuro, tramite l’impiego di batterie, il che aumenta, di fatto, l’autosufficienza energetica degli edifici.

Pompe di calore e fotovoltaico: una sinergia vincente

L’integrazione delle pompe di calore con sistemi fotovoltaici rappresenta una soluzione altamente efficiente per la gestione energetica degli edifici.
Questo perché l’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovoltaici può alimentare le pompe di calore, riducendo in maniera significativa il consumo di energia dalla rete elettrica. Si tratta quindi di una combinazione che permette di utilizzare al massimo l’energia rinnovabile disponibile, migliorando l’efficienza complessiva del sistema.

I principali vantaggi includono:

  • Risparmio economico: l’autoconsumo dell’energia prodotta riduce le bollette energetiche, offrendo un ritorno sull’investimento più rapido.
  • Riduzione delle emissioni di CO₂: utilizzando energia pulita, si contribuisce alla diminuzione dell’impatto ambientale.
  • Aumento dell’efficienza energetica: la sinergia tra i due sistemi ottimizza l’impiego dell’energia prodotta, migliorando nel complesso le prestazioni dell’edificio.
  • Indipendenza energetica: la produzione autonoma di energia riduce la dipendenza dalla rete elettrica, garantendo maggiore sicurezza energetica.
  • Valorizzazione dell’immobile: l’adozione di tecnologie sostenibili aumenta il valore di mercato dell’edificio, rendendolo più attraente per potenziali acquirenti.


Benefici economici e ambientali

L’adozione combinata di pompe di calore e sistemi fotovoltaici offre diversi vantaggi:

  • Riduzione dei costi energetici: l’autoconsumo dell’energia prodotta da sistemi fotovoltaici consente un notevole risparmio sulle bollette, con la possibilità di usufruire di detrazioni fiscali per l’installazione di impianti ad alta efficienza energetica.
  • Diminuzione delle emissioni di gas serra: l’adozione combinata di pompe di calore e fotovoltaico contribuisce a ridurre l’impatto ambientale, limitando l’uso di combustibili fossili.
  • Promozione delle energie rinnovabili: una soluzione di questo tipo incentiva un modello energetico sostenibile, in linea con tutte le più recenti normative.

 

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Bonus per riqualificazione energetica: cosa cambia dopo dicembre?
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Città sostenibili attente all’ambiente

Città sostenibili attente all’ambiente
11/09/2024

Categorie:

In evidenza, Smart city

Si cercano esempi di città sostenibili da quando sono stati stilati gli obiettivi dell’Agenda 2030: ma come si riconosce una città sostenibile? E quali sono i parametri da rispettare per ottenere questo status? Tra le caratteristiche fondamentali ci si aspettano politiche rispettose dell’ambiente e attente all’equità sociale, certo, ma anche una riduzione dell’impatto antropico – ovvero, un minore impatto ambientale da parte degli esseri umani nei confronti dell’ecosistema.

Scopriamo quindi insieme le caratteristiche che distinguono cinque città sostenibili, e in che modo possono funzionare da esempi su scala locale e globale.

5 esempi di città sostenibili da imitare

L’obiettivo numero 11 dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile intende “Rendere le città inclusive, sicure, resistenti e sostenibili”. Ad oggi, infatti, secondo le Nazioni Unite, circa 3,5 miliardi di persone risiede in aree urbane: tuttavia il numero è destinato a crescere, fino a raggiungere e inglobare, nel 2030, il 60% della popolazione mondiale.

Il termine sostenibilità – parlando di città green – è ovviamente molto ampio e connette inevitabilmente alcuni aspetti della natura geografica dei territori, alle politiche ambientali e sociali stabilite dalle amministrazioni dei vari Stati.

Singapore

La città-stato di Singapore è tra le città più sostenibili al mondo per merito delle sue ammirevoli condizioni economiche: Singapore si distingue, infatti, per le elevate possibilità di ascesa economico-sociale, tali da favorire notevoli livelli di produttività. Questo porta a investimenti sul capitale umano e sulla qualità della vita, favorita anche da un efficientissimo, pulito e moderno trasporto pubblico, conveniente al punto da limitare traffico e inquinamento in una metropoli da 5 milioni di abitanti.

Gli edifici della città-giardino Singapore, poi, sono stati concepiti in chiave ecosostenibile: l’architettura urbana è declinata a favore degli spazi verdi e dei sistemi di ricircolo dell’acqua, in un perfetto binomio sintesi del rapporto tra natura e tecnologia.

Un esempio è il Jewel Changi, inaugurato nel 2019 come hub di transito e sosta, ma con le sembianze di parco naturale ampio ben 22.000 mq, caratterizzato da una spettacolare cascata alta 40 metri, strade sospese, attrazioni, negozi e ristoranti a portata di cittadino.

Edimburgo

La capitale della Scozia è un ottimo esempio di città sostenibile sia dal punto di vista della tutela ambientale, che per l’attenta cura ai parametri di equità sociale. Edimburgo, infatti, raggiungerà la neutralità climatica in anticipo su tutta l’Europa anche grazie ad una politica di circolazione delle auto che le ha permesso di ridurre l’inquinamento cittadino.

L’amministrazione locale, poi, sta cercando di realizzare delle comunità autonome dal punto di vista energetico, incentivando l’installazione di pannelli fotovoltaici.

Dal punto di vista sociale Edimburgo è caratterizzata da elevati livelli di sanità e istruzione, un buon indice di reddito per i suoi abitanti e, infine, un livello di criminalità decisamente ridotto.

A tal proposito già nel 2018, nel quartiere di Granton, è nato un innovativo villaggio per homeless, costruito su un terreno donato dal comune della capitale scozzese. Il Social Bite Village, infatti, gestito dall’omonima società di beneficenza, si pone l’obiettivo di dare alloggio, lavoro e supporto psicologico ai suoi ospiti, curandone il reinserimento nella società fino alla completa indipendenza.

Lubiana

Lubiana è una capitale europea dall’anima verde: lo testimoniano il titolo di Capitale Verde Europea, ottenuto nel 2016, e numerosi altri premi internazionali per il turismo sostenibile. Il centro della città è chiuso al traffico dal 2008. La visione di città sostenibile comincia, per Lubiana, già nel Ventesimo secolo, sotto l’attenta progettazione di Jože Plečnik, pioniere delle attuali filosofie di architettura sostenibile: Lubiana, infatti, è caratterizzata da una consistente porzione di 542 m2 di spazio verde per singolo cittadino.

Parlando di esempi di città sostenibili, Baltur affianca quotidianamente la riduzione dell’impatto antropico della capitale slovena: il nostro Application Engineering Department ha progettato su misura una centrale termica alimentata da Termovalorizzatore, commissionato dal Comune di Lubiana. Il sistema consente di convertire il calore generato dalla combustione dei rifiuti – tramite una centrale di teleriscaldamento – in energia pronta all’uso.

Vancouver

Vancouver, capitale del Canada, ha dichiarato di voler ottenere entro il 2050 il 100% della sua energia da fonti rinnovabili. Il centro urbano della metropoli punta, poi, a ridurre definitivamente i rifiuti attraverso smaltimenti ecologici e pratiche di riciclaggio entro il 2040.

Quest’obiettivo in particolare si riflette in maniera trasparente anche nella vita cittadina, attraverso iniziative locali spesso intraprese in modo indipendente da attività come ristoranti, tavole calde e caffè.

La metropoli canadese si trova tra i migliori esempi mondiali di città sostenibili: dal 2010 sono stati piantati centinaia di migliaia di alberi, con l’obiettivo di raggiungere un totale pari ad almeno 150.000. In tutta Vancouver sono presenti 350 chilometri di piste ciclabili, numerosi servizi di car sharing e una rete di trasporti pubblici moderna, pulita ed efficace al punto di limitare l’uso delle automobili ai casi di particolare necessità.

Stoccolma

Tra gli esempi di città sostenibili è impossibile non menzionare Stoccolma, la prima Capitale Green Europea, eletta nel 2010. L’obiettivo odierno della capitale svedese è quello di rinunciare ai combustibili fossili entro il 2050. Si tratta di un traguardo ammirevole, ma di certo alla portata di Stoccolma: già nel 1990, infatti, la città è riuscita a ridurre il 25% delle emissioni di CO2 per singolo abitante, dando prova concreta di uno stile di vita rispettoso dell’ambiente, e determinato alla riduzione dell’impatto antropico.

Hammarby Sjöstad per esempio, il quartiere più ecologico di Stoccolma, vive così in anticipo sui tempi da potersi definire già in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Il 47% del riscaldamento domestico della zona è alimentato dalla combustione dei rifiuti, l’acqua rappresenta la principale fonte energetica e gli autobus pubblici circolano grazie all’etanolo.

Pompe di calore e sistemi ibridi per la città del futuro

Pensare globalmente e agire localmente non rappresenta soltanto uno slogan, ma un elemento concreto nella vita quotidiana di ogni città sostenibile, da cui possiamo prendere ispirazione per ottimizzare i nostri consumi di energia domestica, e avvicinarci così, anche dentro le nostre case, agli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030.
Le pompe di calore Baltur, per esempio, si confermano soluzioni green ed economiche per una gestione domestica più sostenibile.

In termini di riscaldamento casalingo i sistemi di riscaldamento ibridi rappresentano invece una vera e propria rivoluzione di comfort e risparmio energetico. I sistemi ibridi Baltur affiancano, infatti, ai vantaggi dei classici generatori di calore a condensazione, quelli dei sistemi ecologici alimentati da fonti di energie rinnovabili e non inquinanti.

Quando scegliere un sistema ibrido?

Installare una caldaia ibrida può essere la scelta migliore per la vita domestica se occorre soddisfare alcune specifiche necessità. Scopriamole insieme:

  • Spazio insufficiente per installare pompa di calore e serbatoio per la produzione di acqua calda.
  • Abitazioni di ampia metratura, non coibentate, con elevato fabbisogno termico.
  • Elevati consumi di acqua calda, superiori alle possibilità di una pompa di calore.

 

Nei casi in cui è richiesta un’alta efficienza energetica i sistemi ibridi Baltur garantiscono quindi ottime prestazioni, risparmio ed ecosostenibilità.

 

Scopri di più su Perfecta Hybrid: caldaie ibride a condensazione Baltur per il comfort casalingo!

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