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28/02/2020

Il tubo di prova più grande del mondo

Il tubo di prova più grande del mondo 1

Il tubo di prova più grande del mondo di Baltur è in azione e sta già servendo alla produzione di grandi bruciatori industriali che, da soli, possono scaldare intere cittadine.

Nei nuovi laboratori Research & Development di Baltur, la parola d’ordine è innovazione. La tensione al futuro, infatti, prende forma ogni giorno dal 1950, anno di progettazione e produzione dei primi bruciatori, e si concretizza in nuovi studi ed investimenti continui.

Baltur ha da poco installato nel suo stabilimento il tubo di prova per bruciatori più grande del mondo, con geometria variabile e modulabile in lunghezza dai 6 agli 11 metri, mantenendo un diametro costante di 1,80 metri.
All’interno del tubo di prova possono essere variate sia la pressione in camera di combustione sia la temperatura dell’acqua, e testati provati bruciatori fino a 25 MW, la potenza sufficiente a riscaldare 1200 appartamenti, o un quartiere intero.

Il tubo di prova è stato costruito e messo a punto perché, nonostante la combustione sia stata oggetto di studio per lunghissimo tempo, la sua conoscenza è sempre rimasta ad un livello empirico. In Baltur, invece, vi è la necessità (e la curiosità) reale di mettere alla prova i bruciatori prima di destinarli al mercato, per essere sicuri di fornire sempre il miglior prodotto possibile.

L’avere a disposizione questo enorme tubo di prova permette infatti ai laboratori Baltur di testare e sviluppare dettagliatamente soluzioni innovative, di variare e controllare le temperature delle pareti del focolare, di modificare le contropressioni e di analizzare moltissimi parametri funzionali. Questo è estremamente utile per valutare ogni possibile soluzione ed anticipare gli imprevisti.

Un’altra caratteristica fondamentale del tubo di prova è quella di recuperare buona parte dell’energia rilasciata in atmosfera dal camino e dalle torri evaporative, energia che può essere utilizzata, ad esempio, per il riscaldamento dello stabilimento. Con il calore recuperato si può raggiungere un risparmio energetico annuo di 1.500.000 kWh, con evidenti risolti positivi sull’ambiente.

Le cautele rispetto all’impatto ambientale non si fermano solo a questo aspetto, ma riguardano anche la scelta dei componenti materiali e combustibili dei bruciatori che vengono realizzati.

I bruciatori Baltur, infatti, impiegano in maniera affidabile ed energicamente efficiente combustibili come bio-gas, oli vegetali grezzi di colza, girasole, palma e soia, ed il bio-diesel, nome semplificato del FAME (Fatty Acid Methyl Ester).

Baltur è sinonimo di bruciatori sempre più efficienti e rispettosi dell’ambiente.

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