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Cambiamenti climatici: come il modo in cui riscaldiamo le nostre case può fare la differenza
Pompe di Calore: leva fondamentale nella decarbonizzazione

Autore: silvia.cantori

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Medi impianti di combustione: in arrivo le prime scadenze per gli adeguamenti

Medi impianti di combustione: in arrivo le prime scadenze per gli adeguamenti
13/12/2024

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In evidenza, Prodotti, We are Baltur

I medi impianti di combustione sono fondamentali per il funzionamento di diversi processi produttivi e per la produzione di energia termica finalizzata al riscaldamento di grandi strutture civili.

A tal proposito, la gestione ottimale del processo di combustione e il rispetto dei limiti emissivi sono estremamente importanti e regolamentati da precise direttive a livello Europeo recepite dall’Italia attraverso una serie di Decreti Legislativi.

Il capostipite di queste misure è il D.Lgs 152/2006, detto anche Testo Unico Ambientale, la cui parte V fa espressamente riferimento alla regolamentazione delle emissioni in atmosfera degli impianti di combustione.

Proprio tale parte V, ha subito nel corso degli anni una serie di modifiche ed integrazioni tradotte in ulteriori decreti, il più importante tra i quali è il D.Lgs. 183/2017, risultato dell’attuazione della Direttiva UE 2015/2193.

Il D.Lgs. 183/2017 va ad introdurre il concetto chiave di Medio Impianto di Combustione, che ad oggi rappresenta la categoria nella quale ricade la quasi totalità delle caldaie e dei generatori a servizio di industrie e grandi strutture residenziali e terziarie.

MA COSA SI INTENDE PER MEDIO IMPIANTO DI COMBUSTIONE?

Innanzitutto, occorre operare una prima distinzione fra impianto di combustione non meglio specificato, che chiameremo “generico”, e impianto termico civile, concetto introdotto quest’ultimo dal D.Lgs. 128/2010:

con impianto termico civile si intende un generatore la cui produzione di calore è esclusivamente destinata, anche in edifici ad uso non residenziale, al riscaldamento o alla climatizzazione invernale o estiva di ambienti o al riscaldamento di acqua per usi igienici e sanitari.

Va da sé, che tutti gli impianti di combustione “generici”, che non rientrano quindi in questa definizione, sono quelli la cui produzione è anche in minima parte utilizzata a servizio di un processo, che sia questo produttivo, di sanificazione, di essiccazione ecc.

A tal proposito, il D.Lgs. 183/2017 è strutturato su tre titoli:

  • TITOLO I:  disciplina e impone limiti emissivi per:

Impianti di combustione generici (uso processo) di potenza pari o superiore ad 1 MW e inferiore a 50 MW
Impianti termici civili di potenza pari o superiore a 3 MW e inferiore a 50 MW

  • TITOLO II: disciplina e impone limiti emissivi per impianti termici civili di potenza pari o superiore ad 1 MW ed inferiore a 3 MW
  • TITOLO III: Impone le prescrizioni in merito al rendimento di combustione e ai sistemi da prevedere mantenerlo su livelli ottimali e costanti.

Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 183/2017, tutti gli impianti che ricadono nella categoria dei medi impianti di combustione, diventano soggetti ad autorizzazione ambientale da parte degli enti preposti, analogamente a quanto già richiesto dal 2006 in poi per i Grandi Impianti di Combustione (Pn > 50MW)

TITOLO I: LIMITI EMISSIVI DEI MEDI IMPIANTI DI COMBUSTIONE

Entrando nel merito degli impianti disciplinati dal titolo I, per questi vengono specificati, negli appositi allegati al decreto, i limiti emissivi e le relative scadenze per gli adeguamenti, con distinzione sulla base di potenza e data di messa in servizio.

Concentrando il focus sul combustibile ad oggi più diffuso per questa tipologia di impianti, il gas naturale (metano), e sull’inquinante più complesso da abbattere, gli NOx, i limiti imposti sono:

  • Pn > 5 MW messi in esercizio prima del 20 dicembre 2018:
    NOx < 200 mg/Nm3 da garantire entro il 1 gennaio 2025
  • 1 MW ≤ Pn ≤ 5 MW messi in esercizio prima del 20 dicembre 2018:
    NOx < 250 mg/ Nm3 da garantire entro il 1 gennaio 2025
  • Nuovi impianti o impianti messi in esercizio dopo il 20 dicembre 2018:
    NOx < 100 mg/Nm3 da garantire con decorrenza immediata

TITOLO II: LIMITI EMISSIVI DEGLI IMPIANTI TERMICI CIVILI

Analogamente a quanto visto per gli impianti disciplinati dal titolo I, anche per gli impianti termici civili si fa distinzione fra nuovo ed esistente relativamente ai limiti emissivi.

Sempre con riferimento a combustibile metano ed inquinante NOx si ha:

  • Per impianti messi in esercizio prima del 20 dicembre 2018:
    NOx < 200 mg/Nm3 da garantire entro il 1 gennaio 2029
  • Per impianti messi in esercizio dopo il 20 dicembre 2018:
    NOx < 100 mg/Nm3 da garantire con decorrenza immediata

​TITOLO III: IL RENDIMENTO DI COMBUSTIONE E IL CONTROLLO DEL RAPPORTO ARIA-COMBUSTIBILE

Una delle novità più rilevanti apportate dal D.Lgs. 183/2017 riguarda l’introduzione dell’obbligo di monitorare e mantenere costante il rendimento di combustione dei medi impianti di combustione durante tutto il loro ciclo di vita.

In particolare, all’art. 294 è espressamente sancito che:

“… al fine di ottimizzare il rendimento di combustione … gli impianti devono essere dotati di un sistema di controllo della combustione che consenta la regolazione automatica del rapporto aria-combustibile.”

Ciò vale tutte le tipologie di impianti medi di combustione; infatti, mentre al comma 1 si fa riferimento a tutti gli impianti disciplinati dal Titolo I, al comma 3 la prescrizione è allargata anche agli impianti termici civili disciplinati dal titolo II.

Tuttavia, su questo punto il D.Lgs. 183/2017 risultava incompleto, in quanto non venivano specificati due aspetti fondamentali relativi al sistema di controllo della combustione:

  • Non veniva spiegata la metodologia da attuare per operare tale controllo;
  • Non erano specificate le date ultime entro le quali sarebbe diventato obbligatorio adeguarsi alla prescrizione.

Tali mancanze sono state colmate dall’ultima integrazione in ordine di tempo, il D.Lgs. 102/2020 nel quale viene aggiunto il comma 3-bis all’art. 294, dove viene specificato che:

“Per consentire la regolazione automatica del rapporto aria-combustibile … il sistema di controllo della combustione deve essere in grado di garantire il mantenimento in continuo dei valori di rendimento verificati al collaudo e di quelli applicabili per effetto della vigente normativa, anche in presenza di variazioni chimico/fisiche dell’aria comburente o del combustibile. Tale condizione si considera rispettata se è utilizzato un sistema di regolazione automatica che prevede la misura in continuo del tenore di ossigeno residuo nelle emissioni o dei valori espressi come massa di comburente o combustibile.”

Sempre nel D.Lgs. 102/2020, nelle disposizioni finali, sono riportate anche le scadenze ultime per l’adeguamento per impianti esistenti, cioè per impianti in esercizio prima del 20 dicembre 2017:

  • Al primo rinnovo dell’autorizzazione ambientale per medi impianti di combustione “generici” (Titolo I);
  • Entro il 1 gennaio 2025 per impianti termici civili (Titolo II).

SISTEMA DI CONTROLLO DELLA COMBUSTIONE MEDIANTE SONDA O2 E DIFFERENZE RISPETTO AI SISTEMI DI MONITORAGGIO EMISSIONI

Con il decreto integrativo del 2020 diventa finalmente chiaro come operare il controllo in continuo del rendimento di combustione: utilizzare la lettura del tenore di ossigeno residuo dei fumi per retro-regolare il rapporto aria/combustibile mantenendolo entro un certo range.

Nella pratica, i bruciatori operano con eccesso d’aria comburente rispetto al minimo valore stechiometrico, per assicurare la completa ossidazione del combustibile. Per contro un eccesso d’aria troppo elevato, comporta il raffreddamento della fiamma con conseguente calo del rendimento di combustione e aumento delle emissioni; da ciò deriva l’evidente la necessità di operare un sistema di controllo attivo dell’ossigeno nei fumi per mantenerlo all’interno di un adeguato intervallo.

Baltur, sui propri bruciatori a controllo O2, utilizza una sonda all’ossido di zirconio posizionata al camino per la lettura del tenore di ossigeno residuo nei fumi; tale valore è poi passato all’apparecchiatura di controllo del bruciatore, che la utilizza per regolare in continuo la quantità di aria comburente, agendo sull’inverter del ventilatore o sul servomotore della serranda aria.

Tuttora, il sistema di controllo attivo della combustione o cosiddetto “controllo O2”, è spesso confuso con i sistemi di monitoraggio delle emissioni, comunemente chiamati SME.

Prima dell’entrata in vigore del D.Lgs. 183/2017, nelle prime versioni del Testo Unico Ambientale, per impianti con potenza nominale ≥ 6 MW era obbligatorio:

“… essere dotati di rilevatori della temperatura nell’effluente gassoso nonché di un analizzatore per la misurazione e la registrazione in continuo dell’ossigeno libero e del monossido di carbonio.”

Ciò si traduceva nella necessità di installare sugli impianti un sistema di monitoraggio che in continuo registrasse e mostrasse a video i valori di O2, CO e temperatura dei fumi, detto appunto SME – Sistema Monitoraggio Emissioni.

È bene ricordare che lo SME è un sistema puramente passivo, che non va in nessun modo ad agire sui parametri della combustione, diversamente dal sistema di controllo della combustione, che invece utilizza i valori letti dalle sonde per eseguire un controllo attivo con conseguenti concreti benefici ambientali ed economici.

Ad oggi, il tradizionale sistema SME non è più obbligatorio su base nazionale, se non sui grandi impianti di combustione (Pn > 50 MW); fanno eccezione alcune Regioni (Piemonte e Lombardia), che ancora lo richiedono su particolari categorie di impianti, sempre in abbinamento però ad un sistema di controllo attivo della combustione.

A tal proposito Baltur ha sviluppato un proprio Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (SME) con registrazione in continuo che presenta un importante vantaggio tecnico-commerciale: le sonde che il bruciatore utilizza per la regolazione della combustione (controllo attivo O2-CO), sono le stesse che vengono utilizzate per la registrazione dei valori mediante SME.

LA PROPOSTA BALTUR PER RISPONDERE AGLI ADEMPIMENTI NORMATIVI

Abbiamo visto quindi che la normativa in materia ambientale relativa ai medi impianti di combustione è ampia e piuttosto complessa.

Baltur, in quanto azienda leader da 75 anni nella costruzione di bruciatori, si pone come partner tecnico e commerciale per l’adeguamento e l’efficientamento dei medi impianti di combustione, partendo proprio dalla parte di consulenza normativa.

Il reparto Pre Sales Italy di Baltur, composto da figure altamente preparate, mette a disposizione degli operatori del settore le proprie competenze: proprietari di impianti, conduttori e installatori che pensino di aver a che fare con impianti regolamentati dal D.Lgs. 182/2017, possono sempre far riferimento ai nostri tecnici per una prima analisi del contesto normativo in cui ricadono gli impianti.

Una volta stabilite le esigenze dello specifico impianto, il team Pre Sales svilupperà poi la proposta tecnica idonea all’adempimento degli obblighi del decreto, avvalendosi delle tecnologie di ultima generazione disponibili nella gamma di bruciatori Baltur.

Una su tutte: i bruciatori TBG SLX ME omologati in Classe 4 di emissioni secondo normativa EN 676. Questa gamma di bruciatori, per l’appunto denominati SUPER LOW NOx, permette di raggiungere emissioni di NOx che vanno dai 30 mg/Nm3 agli 80 mg/Nm3, ampiamente al di sotto dei valori massimi permessi dalla legislazione nazionale.

Questa gamma di bruciatori trova applicazione in contesti impiantistici nei quali è molto complesso abbattere le emissioni:

  • Caldaie con fluidi ad alta temperatura quali vapore ed acqua surriscaldata;
  • Caldaie datate con focolari di ridotte dimensioni e geometrie ad inversione di fiamma.

A tutto ciò si aggiunge il grande know-how di Baltur nella realizzazione di progetti fuori standard per applicazioni speciali, con soluzioni custom sviluppate ad hoc da un’altra eccellenza dell’azienda, il Dipartimento Application Engineering.

L’Application collabora e supporta il Pre Sales nella fase di preventivazione tecnica di tutti i bruciatori fuori standard, senza distinzione di potenza (da 30/40 kilowatt fino a 40 megawatt), partendo da studi di fattibilità, progettazione e valutazione economica fino ad arrivare alle ultime fasi di commissioning e startup.

LE PROSSIME SCADENZE: 1 GENNAIO 2025

Come visto, la prima scadenza imposta del D.Lgs. 183/2017 si avvicina; dal 1 gennaio 2025 scadrà infatti il termine ultimo per:

  • L’adeguamento a valori di NOx < 200 mg/ Nm3 per tutti gli impianti medi di combustione con potenza nominale > 5 MW;
  • L’installazione del sistema di controllo della combustione su tutti gli impianti termici civili in esercizio prima del 20 dicembre 2017;

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Pre Sales Baltur: il valore della personalizzazione e della relazione
13/12/2024

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Termostato o Cronotermostato? Come risparmiare senza rinunciare al giusto comfort

Termostato o Cronotermostato? Come risparmiare senza rinunciare al giusto comfort
06/12/2024

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Scegliere tra termostato o cronotermostato è importante perché permette di risparmiare sui consumi per il riscaldamento domestico senza rinunciare al comfort. Il riscaldamento, infatti, rappresenta una delle spese fisse più consistenti durante la stagione invernale.

Ma qual è la differenza tra termostato e cronotermostato? E come capire quale sia la scelta giusta?
In questo articolo cercheremo di fornire tutte le informazioni utili a capire la differenza tra termostato e cronotermostato e, soprattutto, analizzeremo i fattori che conducono alla decisione migliore in base alle esigenze.

Termostato e cronotermostato: similitudini e differenze

Termostato o cronotermostato, lo scopo principale è il medesimo: regolare la temperatura domestica e mantenerla costante, evitando eccessivi sbalzi climatici, quindi sprechi di energia.
La differenza tra i due dispositivi consiste nella definizione “termostati on-off”: il termostato, infatti, dopo aver raggiunto la temperatura desiderata interrompe la diffusione di calore, per poi riprendere quando la temperatura scende al di sotto della soglia prefissata. Utilizzando un cronotermostato, invece, è possibile programmare il riscaldamento in base agli orari e alle esigenze personali.

Differenti tipologie di termostato

A seconda delle differenti esigenze di utilizzo, è possibile scegliere tra più tipologie di termostati.
I termostati a sonda, per esempio, si utilizzano per misurare la temperatura dell’aria o del pavimento, mentre quelli a immersione invece si installano all’interno dei radiatori per rilevare la temperatura dell’acqua. Esistono, poi, sia termostati elettronici che meccanici, basati su tecnologie differenti per rilevare la temperatura, e regolare, così, il sistema di riscaldamento.

Scegliere un tipo di termostato rispetto a un altro dipende strettamente dalle esigenze di utilizzo, nonché dalle caratteristiche dell’impianto di riscaldamento.
Consultare un esperto del settore, quindi, è fondamentale prima di procedere con qualsiasi possibile acquisto in materia.

Tutti i tipi di cronotermostato

Esistono, ovviamente, anche diverse tipologie di cronotermostati, ognuna caratterizzata dalle proprie peculiarità. Il cronotermostato settimanale, per esempio, consente di programmare il riscaldamento in base ai giorni della settimana e regolare, così, la temperatura domestica in maniera differente a seconda delle giornate lavorative o dei weekend.
Il cronotermostato giornaliero, invece, permette di programmare la temperatura dell’ambiente a seconda delle fasce orarie giornaliere.

I cronotermostati tecnologicamente più avanzati sono dotati di funzionalità come la connessione a internet, la possibilità di regolare la temperatura a distanza tramite App e la capacità di apprendere le abitudini dell’utente e adattarsi di conseguenza.

Termostato o Cronotermostato: quale conviene?

In linea di massima, la scelta tra termostato e cronotermostato è strettamente correlata alle esigenze e alle abitudini personali: se si vive in un ambiente in cui la presenza di persone è costante per l’intero arco della giornata, allora il termostato on-off potrebbe essere una soluzione funzionale.

Se si desidera programmare il riscaldamento in base alle proprie abitudini, magari perché la presenza varia durante il corso della giornata, allora un cronotermostato – o termostato intelligente – rappresenta senza dubbio l’opzione più comoda, funzionale ed efficiente anche per evitare possibili sprechi energetici.

Un cronotermostato evoluto è la soluzione ideale per poter contare su tutte le comodità della tecnologia: comodità che comprendono anche la riduzione dei costi energetici, capaci, quindi, di agire anche sul risparmio in bolletta, per una maggiore sostenibilità ambientale senza mai rinunciare al comfort.

I cronotermostati evoluti possono apprendere le abitudini della casa e adattarsi di conseguenza, garantendo il comfort richiesto in ogni momento della giornata. Grazie alla connessione a internet, poi, è possibile controllare la temperatura domestica da remoto, impostandola in previsione del rientro, oppure regolandola a seconda delle condizioni meteorologiche.

Scegli Baltur per una termoregolazione evoluta

Baltur è un’azienda leader nella produzione di sistemi di riscaldamento e climatizzazione, con differenti tipologie di cronotermostati evoluti in catalogo. Si tratta di dispositivi con funzioni avanzate e peculiari, dotati quindi di programmazione intelligente del funzionamento sia da remoto, che in base alle proprie abitudini.

I cronotermostati evoluti di Baltur sono compatibili con diversi tipi di impianti di riscaldamento. Ciò significa che è possibile installarli anche in luoghi già dotati di un sistema di riscaldamento esistente, senza effettuare costosi interventi di modifica.

Scegliere un cronotermostato evoluto di Baltur significa inoltre avere a disposizione una soluzione avanzata per la termoregolazione, in grado di garantire il massimo comfort ambientale e di ridurre i consumi per il riscaldamento, contribuendo così alla sostenibilità del comfort.

 

Contatta un rivenditore per maggiori dettagli

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Bonus per riqualificazione energetica: cosa cambia dopo dicembre?
13/12/2024

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Controllo da remoto del riscaldamento

Controllo da remoto del riscaldamento
06/12/2024

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Oggi il comfort targato Baltur è ancora più confortevole, grazie al controllo da remoto del riscaldamento per la gestione SMART degli impianti.

Scegliendo tra le migliori caldaie a condensazione dotate di App riscaldamento si può godere di notevoli vantaggi: maggior comfort, migliore efficienza, riduzione dei consumi – per un risparmio stimato fino al 30% sulla bolletta – senza contare che l’acquisto di caldaie di ultima generazione è incentivato da sgravi fiscali del 65%.

Grazie alle nuove tecnologie è possibile controllare il rendimento energetico degli impianti, rilevare tempestivamente eventuali problemi di malfunzionamento, garantire sicurezza, riduzione degli sprechi e delle emissioni nocive. Per questo Baltur è lieta di presentare la nuova App studiata per gestire comodamente l’impianto di casa che permette di controllare il riscaldamento con cellulare o altri device portatili in modo semplice.

L’utilizzo della nuova App MY BALTUR è infatti molto intuitivo e permette, in ogni momento, di attivare a distanza numerose funzioni:

  • selezione della modalità Estate/Inverno;
  • accensione e spegnimento temporizzato dell’impianto;
  • impostazione della temperatura desiderata negli ambienti;
  • regolazione della temperatura dell’acqua calda sanitaria;
  • visualizzazione dei parametri di funzionamento con le temperature di riferimento.

L’App è utilizzabile su tutte le caldaie Baltur.
Si connette rapidamente all’impianto per una pratica telegestione della caldaia, mostrando tutte le informazioni importanti relative al funzionamento dell’impianto termico, comprese le indicazioni del tipo di errore eventuale.

App MY BALTUR è disponibile per iOs e Android.

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Caldaia ibrida: una guida completa al funzionamento
11/09/2024

Caldaia ibrida: una guida completa al funzionamento

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Scegliere il condizionatore perfetto: 5 fattori chiave

Scegliere il condizionatore perfetto: 5 fattori chiave
06/12/2024

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Come scegliere il condizionatore?

Quando la stagione estiva bussa alla porta, e l’aria diventa insopportabilmente calda, il pensiero vira subito sul come rinfrescare casa. L’acquisto di un climatizzatore rappresenta la soluzione ideale. Ma come scegliere il climatizzatore perfetto tra i vari modelli presenti sul mercato? In questo articolo, esploreremo cinque fattori chiave da considerare per compiere la scelta giusta in relazione ai propri bisogni.

Condizionatore fisso o portatile? Vantaggi e svantaggi

Prima di tutto, è fondamentale decidere tra condizionatori fissi e portatili.
I condizionatori fissi offrono un raffreddamento più efficiente per grandi spazi, ma richiedono un’installazione professionale. D’altra parte, i condizionatori portatili sono più versatili, possono essere spostati da una stanza all’altra, ma potrebbero non essere sufficienti per rinfrescare spazi ampi e avere consumi e costi maggiori.

Se sei un inquilino, hai limitazioni di spazio o costruttive, necessiti di mobilità per il tuo climatizzatore, (o se un’opzione fissa supera il tuo budget), un condizionatore portatile può essere una valida alternativa. Tuttavia, data la loro minore efficienza, è importante essere consapevoli dei possibili inconvenienti prima dell’acquisto. Un condizionatore portatile può essere un buon investimento se devi rinfrescare una stanza piccola per poche ore, durante i giorni più caldi, e l’installazione di un modello split non rappresenta un’opzione percorribile.

Numero di stanze da rinfrescare: un fattore importante

Il secondo fattore da considerare è il numero di stanze che si desidera rinfrescare.
Un unico condizionatore potrebbe non essere sufficiente per una casa a più piani o un appartamento con molte stanze. In questi casi, potrebbe essere necessario considerare l’installazione di più unità o di un sistema di condizionamento centralizzato.

La serie Residential Flex Line 4.0 di Baltur, controllabile tramite smartphone, per esempio, è un sistema componibile mono e multi-split di classe energetica A++/A+, dotato di tecnologia Inverter, con refrigerante R32, particolarmente silenzioso e tecnologicamente evoluto, tanto da ridurre di oltre il 20% i tempi di installazione, relativi costi e manutenzioni.

Capacità di raffreddamento: quanta potenza è richiesta?

La capacità di raffreddamento è un altro aspetto cruciale quando si sceglie il condizionatore giusto. È fondamentale calcolare il carico termico della propria casa per determinare la potenza necessaria per un raffreddamento efficace. Un climatizzatore troppo (o troppo poco) potente può portare a consumi energetici inefficienti e un comfort termico non ottimale.

In termini di approssimazione del rapporto tra metri quadrati e BTU, nella scelta di un condizionatore, è possibile tenere a mente questo semplice schema: per 10 metri quadrati si consiglia un condizionatore da 4000 BTU, per 20 metri quadrati ne diventa necessario uno da 6000 BTU, mentre, per 30 metri quadrati, si raccomanda un condizionatore da 7000 BTU (British Thermal Unit).

Climatizzatore inverter oppure on/off? Costi e benefici

I climatizzatori Inverter sono più efficienti dal punto di vista energetico rispetto ai modelli on-off: questi modelli regolano la velocità del compressore in base alla temperatura desiderata, riducendo i costi energetici e garantendo una temperatura più costante.

Le principali differenze tra questi tipi di condizionatori sono:

  • Consumo energetico: i condizionatori con tecnologia Inverter regolano costantemente la velocità del compressore, ottimizzando l’efficienza energetica. I tradizionali on/off hanno consumi maggiormente elevati a causa dei picchi di potenza dovuti all’accensione e allo spegnimento.
  • Comfort: gli Inverter mantengono una temperatura costante con precisione, offrendo un comfort superiore rispetto ai condizionatori on/off che possono causare sbalzi termici.
  • Rumorosità: gli Inverter sono più silenziosi, riducono infatti la velocità del compressore quando l’ambiente raggiunge la temperatura desiderata. I condizionatori on/off funzionano invece a potenza massima per poi spegnersi quando la temperatura approda nel range di tolleranza.

 

Design e tecnologia: pretendi il meglio dal tuo nuovo condizionatore

 

Ricorda, scegliere il condizionatore giusto è un investimento a lungo termine per il comfort della tua casa.
Ecco perché è essenziale prendersi il tempo necessario per valutare le proprie esigenze ed esplorare le diverse opzioni disponibili sul mercato. Non dimenticare, però, design e tecnologia: i condizionatori Baltur, oltre ad essere avveniristici esteticamente, sono anche dotati di funzionalità intelligenti come il controllo WiFi, i sensori di movimento e i filtri di purificazione dell’aria facilmente estraibili, fondamentali per mantenere la macchina in efficienza e ridurre i consumi, oltre al proliferare di muffe e batteri nocivi come la Legionella.

 

Scopri di più sui climatizzatori Baltur!

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